L'8 novembre l'Ordine Carmelitano celebra la memoria di Santa Elisabetta della Trinità.
Elisabetta leggeva sempre più spesso San Paolo dall'inizio del 1903, epoca della sua professione. La sua prima maestra delle novizie, Sr. Marie della Trinità, dirà che, da quel momento in poi, Elisabetta si è rifugiata in due autori: Giovanni della Croce e San Paolo. Per quanto riguarda il primo, Elisabetta aveva iniziato immergendosi nelle opere di Giovanni, e solo nel 1902 iniziò a leggerlo con profondità e completezza. Un caso simile si verificò con San Paolo, che all'inizio alimentò la sua mente con citazioni occasionali, come gocce d'acqua scelte, finché non si fusero in un flusso continuo.
San Paolo aveva già avuto una certa influenza su Elisabetta perché nelle sue epistole ci sono frasi suggestive e significative che, incontrandole nella liturgia o nelle omelie o nei libri spirituali, lei aveva fatto subito sue. Ne sono un esempio le parole di Galati, che aveva citato o richiamato negli ultimi mesi prima di entrare al Carmelo e che aveva fatto incidere sul retro del crocifisso della sua professione: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Galati 2,20). Per Elisabetta, che aveva una forte consapevolezza della presenza di Dio, questo passo avrebbe avuto un impatto immediato.
All'inizio del 1904, tuttavia, come già detto, conosceva già abbastanza bene gli scritti di San Paolo. Non citava più un passo che le era capitato di ascoltare durante la Messa di quel giorno, ma mostrava una conoscenza approfondita della lettura. In una lettera a un amico e parente, André Chevignard, che si stava preparando al sacerdozio, fornisce persino un riferimento al capitolo tra parentesi, cosa insolita per Elisabetta e che dimostra un elemento di studio.
Ma soprattutto, rivela il suo interesse per gli scritti di San Paolo nel loro insieme, definendoli collettivamente "le sue magnifiche epistole".
Da Joanne Mosley, "Elizabeth of the Trinity as a Reader of Scripture" in Sentire Cum Ecclesia: A Festschrift in Honour of Christopher O'Donnell, O. Carm. A cura di Patrick Mullins, O. Carm. e Simon Nolan, O. Carm. (Roma: Edizioni Carmelitane, Vocare Deo, 27) 2018.
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Per ulteriori informazioni su Santa Elisabetta della Trinità (OCD), Vergine