8 maggio | Memoria facoltativa
B. Luigi Rabatà, sacerdote
Le informazioni sul Beato provengono dalle testimonianze raccolte per gli Atti del processo diocesano del 1533 per la beatificazione di Aloysius Rabatà. Gli Atti contengono, come ci si aspettava, dettagli sul suo carattere, sulle opere compiute e sulla sua morte, nonché sul suo aspetto fisico e sulle sue abitudini alimentari. Cinque degli undici testimoni conoscevano personalmente il Beato, quindi le informazioni sono considerate abbastanza accurate. Le agiografie successive si limitano a ripetere queste informazioni e a fornire altri dettagli che hanno meno probabilità di essere accurati.
Dalla lettura delle varie testimonianze contenute negli Atti del 1533 emerge chiaramente che Luigi Rabatà era considerato un uomo estremamente virtuoso e un santo già in vita. Infatti, ci sono molti riferimenti alla sua "santità" e alla sua vita piena di pratiche di digiuno e di opere di carità.
Nel 1756 il Capitolo generale dell'Ordine decretò di chiedere l'approvazione del suo culto "ab immemorabili". Questa fu concessa il 10 dicembre 1841 da Papa Gregorio XVI.
Leggi di più ...