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Lunedì, 08 Aprile 2024 09:23

Celebrando in Casa -  Terza Domenica di Pasqua

La condivisione dei discepoli, Gesù
e il dono della pace (Lc 24:35-48)

“Pace a voi” – sono così importanti queste parole di Gesù che le sentiamo tre volte nel Vangelo. La scorsa settimana abbiamo ascoltato il racconto di San Giovanni su una delle apparizioni di Gesù ai discepoli nei giorni dopo la sua morte e risurrezione. "La pace sia con voi", disse Gesù mentre aleggiava la forza dello Spirito Santo sui suoi discepoli timorosi e dubbiosi. Così facendo, Gesù ha fatto eco a ciò che aveva detto ai discepoli durante l'Ultima Cena dopo aver lavato loro i piedi: “Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Gv 14, 26-27). Ma Tommaso dubitava ancora e aveva bisogno di mettere le mani sul corpo ferito di Gesù prima di poter credere.
Il racconto di Luca dell’apparizione di Gesù inizia il terzo giorno dopo la crocifissione, il giorno in cui la sua tomba viene trovata vuota.
Sulla strada di Emmaus uno sconosciuto cammina con due dei discepoli e alla fine riconoscono Gesù “nello spezzare il pane” (Lc 24, 35). Il vangelo di questa settimana racconta ciò che segue a quest’episodio. Gesù appare in mezzo a tutti i discepoli, salutandoli di nuovo con: “Pace a voi”. Li rassicura che non è un fantasma, è ancora con loro nella carne. E mentre sono sbalorditi, Gesù pone una domanda molto umana: “Avete qui qualche cosa da mangiare?” Ancora una volta condivide un pasto con i suoi discepoli. E mentre condividono il cibo, apre i loro cuori e le loro menti per capire ciò che hanno visto e sentito.
Mentre condividiamo il cibo del nostro pasto eucaristico ogni volta che ci riuniamo a messa, ricordiamo che ogni volta che Gesù condivideva un pasto con i suoi discepoli, apriva i loro cuori e le loro menti. Gesù disse: “Toccatemi e guardate”.
Potremmo non essere lì a Gerusalemme in quella stanza con i discepoli che si protendono per toccare Gesù, ma possiamo toccare e vedere Gesù in tutte le cose buone che ci circondano nel nostro mondo: nel cibo che ci nutre, l'acqua che ci fa rivivere e ci lava, nell'amore di Dio, della famiglia e degli amici che ci sostengono. Tutto questo fa parte della Pace che ci è stata data e in queste parole sentiamo la nostra chiamata ad essere Pace nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nei luoghi di lavoro e nel mondo.

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