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Concluso il Congresso dei laici carmelitani a Roma
Il Congresso dei Laici Carmelitani si è tenuto a Roma dal 15 al 21 settembre 2024 per discutere di formazione, servizio, fraternità e preghiera
Il centro di ritiro carmelitano Il Carmelo, situato a Sassone, in Italia, ha ospitato 200 membri del laicato carmelitano provenienti da 30 nazioni per una settimana di conferenze e condivisione di esperienze sulla formazione, il servizio, la fraternità e la preghiera nella loro vita e nelle loro comunità locali. Il tema del Congresso è stato Laici carmelitani: chiamati a incendiare il mondo.
Dal 15 ottobre 2023 al 25 marzo 2024, le comunità locali hanno riflettuto su un questionario inviato dal Segretariato Internazionale per i Laici. In totale sono state ricevute 643 risposte da tutti e cinque i continenti. Queste risposte sono state utilizzate per elaborare un Instrumentum Laboris, un documento preparatorio che ha guidato le discussioni del Congresso.
Successivamente, il Congresso si è tenuto a Sassone. I laici carmelitani, oltre alle presentazioni e allo scambio di esperienze, hanno avuto l'opportunità di condividere i pasti e il tempo libero, nonché di partecipare all'udienza papale e di visitare la città di Roma.
La terza fase consisterà nel mettere in pratica alcune delle idee emerse durante il Congresso e nel presentare alcune proposte al Capitolo generale dell'Ordine che si terrà nel 2025.
Il tema del Congresso coincide con l'enfasi posta da Papa Francesco sulla necessità di apertura della nostra Chiesa, di andare verso gli altri e di raggiungere le periferie umane. Uno dei partecipanti ha affermato: “Vogliamo sottolineare che siamo una missione, un laicato in azione, che cerchiamo di uscire da noi stessi e dal comfort delle nostre comunità, per metterci in viaggio (...) l'amore di Dio, come il profeta Elia, brucia i nostri cuori e ci spinge a condividere questo amore con gli altri per cambiare il mondo”.
Luis José Maza Subero, Consigliere Generale, che è il collegamento tra il Consiglio Generale e il Segretariato Internazionale dei Laici Carmelitani, ha espresso quanto segue alla chiusura del Congresso: “L'Ordine Carmelitano sta promuovendo il ruolo dei laici, un esempio è stato questo Congresso, in cui i nostri laici si sono espressi nel documento finale. “Il nostro Ordine ha molto da offrire al mondo, come carmelitani abbiamo potuto vivere questo Congresso come un'esperienza di trasformazione, torniamo diversi da come siamo venuti, la preghiera e la fraternità condivisa ci danno forza per la missione; abbiamo visto come lo Spirito nella nostra diversità, agisce e ci spinge ad andare avanti. Non costruiamo per oggi. Non lavoriamo per il domani. Stiamo forgiando un cammino per l'eternità.”
Le Edizioni Carmelitane stanno preparando un libro con le relazioni e gli altri materiali del Congresso, per mettere le idee presentate durante la settimana a disposizione di coloro che non hanno potuto partecipare, così come di coloro che sono interessati agli ultimi sviluppi delle comunità laiche carmelitane.
Le Americhe
Progetto Globale del Consiglio Generale 2019-2025
Luis José Maza Subero, O.Carm.
Evangelizzare, per la Chiesa, è portare la Buona Novella in tutti gli strati dell’umanità, è, col suo influsso, trasformare dal di dentro, rendere nuova l’umanità stessa [...] mediante la forza del Vangelo. (EN, 18-19)
La geopolitica del continente americano è diversa, la sua estensione territoriale è la seconda più grande della Casa Comune, ha una pluralità culturale e la più grande diversità di ecosistemi e regioni naturali del mondo. La disuguaglianza sociale è enorme, lo sviluppo economico è disomogeneo; in alcuni paesi non è possibile sostenere un buon stile di vita e ciò significa che le migrazioni hanno un flusso che va dai Paesi in via di sviluppo ai Paesi sviluppati, i quali controllano l’economia e la politica della maggior parte dei Paesi del Continente americano. Il Continente, Nord-Sud, è caratterizzato da diverse religioni e dall’espansione di religioni a motivi ideologici.
In questa realtà plurale, noi Carmelitani siamo sparsi in diversi Paesi, che a loro volta possono diversificarsi per aree geografiche e culturali: Brasile, Stati Uniti e Canada, America Latina (di lingua spagnola) e Caraibi. Attualmente abbiamo quattro Province (2 negli Stati Uniti e 2 in Brasile), un Commissariato Generale (Brasile), tre Commissariati Provinciali [Antille(Porto Rico-Repubblica Dominicana)-ACV, Perù-PCM, Venezuela-Bet], la Delegazione Generale “Tito Brandsma” e alcune comunità che dipendono direttamente dalle Province degli Stati Uniti, Malta, Italia e Spagna.
Nonostante i limiti, la presenza carmelitana nelle Americhe svolge una grande attività pastorale, è aperta a uno scambio di personale per sostenere le comunità più fragili, nel condividere la formazione iniziale e nel promuovere lo spirito della Famiglia Carmelitana.
Progetti
- Promuovere la creazione di un segretariato nell’area geografica che aiuti nella preparazione degli eventi al fine di approfondire, rafforzare e consolidare la vita carmelitana in America.
- Incentivare gli incontri nazionali per accrescere lo spirito di fraternità tra le diverse presenze carmelitane e promuovere la missione condivisa di diffusione della spiritualità del Carmelo.
- Studiare la possibilità di organizzare riunioni della Famiglia Carmelitana a livello delle diverse aree dell’America (Nord America, Brasile, Sud America, Caraibi e America Centrale).
- Effettuare visite fraterne per conoscere le realtà carmelitane d’America allo scopo di incoraggiare i membri della Famiglia Carmelitana nel loro lavoro pastorale.
- Pianificare, nel sessennio, due incontri dei Superiori e delle Superiori della Famiglia Carmelitana per discutere sui progetti comuni che possono essere realizzati nell’area geografica.
- Programmare nel sessenio due FOCAL come luogo di formazione per i Carmelitani nella regione.
- Promuovere il rapporto tra O.CARM e OCD con la partecipazione ad ALACAR e al Carmelite-Forum.
- Creare consapevolezza della collaborazione reciproca per rafforzare la presenza carmelitana nell’area geografica.
- Promuovere le linee guida del Sinodo per l’Amazzonia nelle nostre attività pastorali, riprendendo le nostre riflessioni a livello di Famiglia carmelitana, come Chiesa in uscita che accompagna i più poveri e più esclusi dalla società.
- Preparare un progetto di formazione (a breve, medio e lungo termine) in modo che i membri della Famiglia Carmelitana possano essere testimoni e rispondere alle esigenze della società di oggi.
- Recuperare la memoria storica del cammino intrapreso in America. Trasmettere alle nuove generazioni la nostra esperienza carmelitana nel Continente (... perché, quando si perde la memoria, si perde la direzione del cammino).
Congregazioni Affiliate
Progetto Globale del Consiglio Generale 2019-2025
Luis José Maza Subero, O.Carm.
«L’ecclesiologia del Popolo di Dio sottolinea infatti la comune dignità e missione di tutti i Battezzati, nell’esercizio della multiforme e ordinata ricchezza dei loro carismi, delle loro vocazioni, dei loro ministeri. Il concetto di comunione esprime in questo contesto la sostanza profonda del mistero e della missione della Chiesa, che ha nella sinassi eucaristica la sua fonte e il suo culmine. Esso designa la res del Sacramentum Ecclesiæ: l’unione con Dio Trinità e l’unità tra le persone umane che si realizza mediante lo Spirito Santo in Cristo Gesù. La sinodalità, in questo contesto ecclesiologico, indica lo specifico modus vivendi et operandi della Chiesa Popolo di Dio che manifesta e realizza in concreto il suo essere comunione nel camminare insieme, nel radunarsi in assemblea e nel partecipare attivamente di tutti i suoi membri alla sua missione evangelizzatrice.» (La Sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa, Commissione Teologica Internazionale, 2018, n. 6).
Come Carmelitani, camminiamo insieme alla modalità con cui esprimiamo i valori della nostra spiritualità. L’incarnazione multiforme del carisma del Carmelo è una grande ricchezza per la società; la sua vita teologica e i suoi valori promuovono l’equilibrio, l’armonia, la giustizia e, molte volte, sono la punta di diamante nell’incarnazione del Carmelo: ci aiutano a scoprire il nostro ruolo profetico, il nostro modo di entrare in dialogo con il mondo, specialmente con i poveri.
La Famiglia Carmelitana ha 16 Congregazioni sparse nei cinque continenti: sono uomini e donne che, con la donazione di se stessi e la dedizione evangelica, si sforzano di comprendere e approfondire la cultura dei popoli per inculturare il Vangelo.
Progetti
- Tenere, durante il sessennio, uno (due) incontro con i Superiori Generali delle Congregazioni affiliate all’Ordine e promuovere la loro partecipazione agli eventi della Famiglia Carmelitana.
- Promuovere la collaborazione reciproca con le Congregazioni affiliate all’Ordine, nel campo del ministero vocazionale, nella formazione, nella spiritualità e nell’evangelizzazione (cfr. Cost. 113).
- Aprire spazi per una comunicazione più efficace tra le Congregazioni affiliate all’Ordine e tra le Congregazioni e la Curia generale.
Commissione Generale Di Coordinamento Delle Nuove Fondazioni
Progetto Globale del Consiglio Generale 2019-2025
Luis José Maza Subero, O.Carm.
«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli [...] Io Sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,19). L’evangelizzazione è un compito arduo, ma Gesù sarà sempre in mezzo a noi con la sua presenza consolante e confortante in tutte le situazioni della missione evangelizzatrice.
La comunità carmelitana è una comunità di testimonianza: essere la memoria storica del Crocifisso-Risorto. Vivere in ossequio di Gesù Cristo (Regola, n. 2) ci svela il significato della missione, che è legato all’annuncio del Regno di Dio ai poveri e agli emarginati. I Carmelitani, come persone contemplative, hanno «un cuore compassionevole. Quando l’amore si indebolisce, tutto perde sapore. L’amore, premuroso e creativo, è balsamo per coloro che sono stanchi e sfiniti (cfr. Mt 11, 28), per quanti patiscono l’abbandono, il silenzio di Dio, il vuoto dell’anima, l’amore spezzato. [...] Chi ama Dio deve cercarlo nei poveri » (Messaggio di Papa Francesco ai partecipanti al Capitolo Generale dei Carmelitani, 2019).
Il Carmelitano viene inviato, prosegue Papa Francesco, in un «mondo che ha sete di Dio e voi Carmelitani, maestri di preghiera, potete aiutare tanti a uscire dal rumore, dalla fretta e dall’aridità spirituale. Non si tratta naturalmente di insegnare alla gente ad accumulare preghiere, ma ad essere uomini e donne di fede, amici di Dio, che sanno percorrere le vie dello spirito». L’evangelizzazione è «il compito primo della Chiesa [...] rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la Chiesa e la causa missionaria deve essere la prima [...] non possiamo più rimanere tranquilli, in attesa passiva, dentro le nostre chiese» (Evangelii Gaudium, n. 15). I Carmelitani partecipano al compito di evangelizzazione, svolgono la pastorale missionaria come mezzo per portare l’annuncio della Buona Novella nelle periferie geografiche ed esistenziali: «gli immensi spazi della carità, dell’annunzio evangelico, dell’educazione cristiana, della cultura e della solidarietà verso i poveri, i discriminati, gli emarginati e oppressi». (Costituzioni, n. 109).
Le nuove fondazioni carmelitane devono considerare la geopolitica, non solo fondare per fondare, ma essere consapevoli che la missione dell’Ordine deve essere svolta come Famiglia Carmelitana, con la collaborazione reciproca tra le diverse realtà carmelitane, in modo che il nostro ministero evangelizzatore sia una presenza rinnovatrice del nostro carisma nel discernimento e nell’impegno verso le periferie.
Progetti
Per questo motivo, il Capitolo Generale 2019 ha approvato la creazione di una Commissione Internazionale che cooperi strettamente con il Consiglio Generale e con i Provinciali, responsabili delle nuove fondazioni, nei seguenti compiti:
- Esaminare le nuove presenze dell’Ordine valutando le risorse e le reali necessità di ciascuna di esse.
- Stabilire un sistema per la distribuzione delle risorse economiche disponibili per le nostre missioni. Esaminare le richieste pervenute e il finanziamento stanziato per ogni progetto.
- Promuovere la collaborazione, specialmente, nella formazione ed in altre aree come la pastorale e l’amministrazione.
- Trovare nuove forme di finanziamento nelle Nuove Fondazioni, non solo con le attività pastorali, ma anche formando i religiosi, in base alle loro capacità, in altre aree che potrebbero essere fonti di reddito per la comunità o per la realtà missionaria, ad esempio: l’insegnamento, l’artigianato, la scienza e i lavori manuali.
- Ricevere le domande per nuovi progetti, valutarle ed effettuare uno studio di fattibilità in merito al loro taglio missionario, alla possibile collaborazione, al sostengo all’interno della famiglia carmelitana e ai finanziamenti.
- Studiare e consigliare possibili modi di risoluzione per quelle Province che hanno difficoltà a finanziare le loro missioni.
- Raccomandare, dopo il dovuto studio, possibili itinerari per l’indipendenza di una missione dalla Provincia di appartenenza.
I Membri
- Luis José Maza Subero, O.Carm.
- Altamiro Tenorio da Paz, O.Carm. (Pernambuco, Brasile)
- Francisco Daza Valverde, O.Carm. (Betica, Spagna)
- Carl Markelz, O.Carm. (PCM, USA)
- Victor Alphonse Biramoto, O.Carm. (Tanzania)
- Joseph Hung Tran, O.Carm. (SEL, Vietnam)
Segretariato Per Il Laicato Carmelitano
Progetto Globale del Consiglio Generale 2019-2025
Luis José Maza Subero, O.Carm.
“Non abbiate paura di andare e portare Cristo in ogni ambiente, fino alle periferie esistenziali, anche a chi sembra più lontano, più indifferente. Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore. E ci invita ad andare senza paura con l’annuncio missionario, dovunque ci troviamo … è sempre bene e opportuno condividere la gioia del Vangelo.” (Christus Vivit, n. 177).
“Ogni laico carmelitano è come una scintilla di amore fraterno lanciata nel bosco della vita: dev’essere in grado di incendiare chiunque avvicini.” (Regola del T.O.C., n. 44).
La fecondità del carisma carmelitano è motivo di gioia, conferma la fedeltà creativa vissuta sotto l’impulso dello Spirito Santo, accolta con gratitudine e discernimento. Molte persone si ispirano alla Regola di Sant’Alberto, formando così la Famiglia Carmelitana. In essa troviamo una pluralità di modi di vivere il carisma: frati, monache, congregazioni affiliate, Terz’Ordini e diverse espressioni laicali che cercano ispirazione nella spiritualità carmelitana.
La diversità nel modo di vivere il carisma dell›Ordine ci stimola ad aprire spazi per i laici carmelitani, promuovendo la loro vocazione laicale, che integra la trilogia formazione, preghiera e azione e consente loro di essere testimoni della sua missione laicale nella società. I laici carmelitani sono chiamati a partecipare alla missione condivisa della Chiesa e dell’Ordine. Detto con parole di Papa Francesco: “camminare insieme per imparare ad ascoltare e discernere attraverso l’ascolto e il dialogo sincero di tutti”.
La missione del laico carmelitano è impegnata nel servizio preferenziale per i più poveri, raggiungendo i vulnerabili ed esclusi dalla società. I laici carmelitani devono andare per le strade, essere lievito del Vangelo nei sui spazi vitali, sostenere le iniziative della Chiesa e dell›Ordine per essere una Chiesa in uscita, come quando il profeta Elia ha difeso il vero volto di Dio, che ha denunciato le ingiustizie e visse alla presenza del Dio che si manifestò nella brezza leggera, che « sa discernere dov’è il Signore e il Signore lo prepara con il dono del discernimento [...] per la missione [...], quando il Signore vuole darci una missione, vuole darci un lavoro, ci prepara per farlo bene, proprio come ha preparato Elia » (Papa Francesco, Omelia del 13 giugno 2014).
Progetti
- Fornire - attraverso il Segretariato per il Laicato Carmelitano - un manuale di formazione, diffondendolo a tutte le comunità laicali, formandole su aspetti quali: missione, preghiera, fraternità, solidarietà e cura della casa comune.
- Organizzare riunioni dei formatori del TOC e di altre espressioni laicali carmelitane a livello locale e regionale.
- Accompagnare la famiglia carmelitana in un processo spirituale di sinodalità e discernimento che incoraggi la conversione pastorale e missionaria dei fedeli laici carmelitani.
- Organizzare un congresso internazionale dei laici carmelitani durante il sessennio, come spazio per condividere le esperienze della loro vocazione carmelitana, i loro processi formativi e il modo in cui si vive lo spirito carmelitano nelle diverse realtà. Detto Congresso sarà preparato con l’elaborazione di un instrumentum laboris e servirà a formulare proposte per il Capitolo Generale dei Frati 2025.
- Promuovere la comunicazione e la collaborazione con la Commissione internazionale dei Giovani per lavorare sugli aspetti comuni a entrambi i gruppi di lavoro.
- Promuovere il carisma carmelitano in mezzo al popolo, impegnandoci nel servizio preferenziale con i poveri, con i vulnerabili, con gli esclusi.
- Sensibilizzare alla missione condivisa tra le diverse realtà della Famiglia Carmelitana, un’azione evangelizzatrice che ci aiuti a crescere nella comunione di vita, dei beni, condividendo ciò che siamo, ciò che abbiamo, il grande dono del carisma carmelitano.
- Aggiornare il registro dei gruppi di laici carmelitani, per promuovere la comunicazione e la collaborazione tra loro.
- Sviluppare - a livello laicale - un piano strategico di comunicazione per affrontare la sfida della cultura digitale come mezzo di evangelizzazione al fine di contribuire alla formazione e alla comunicazione tra le diverse realtà dell’Ordine.
I Membri
- Luis José Maza Subero, O.Carm..
- Maria Monica Feifei Enhudjiana, TOC (Indonesia)
- Amos Ochieng TOC (Kenia)
- Michele Bonanno, TOC (Italia)
- Rosario María Vera Martin, TOC (Betica, Spagna)
- Paolo Daher, TOC (Brasile)
- Aideen Ryan, TOC (Irlanda)
Consigliere Generale per le Americhe