Liberatelo e lasciatelo andare
(Giovanni 11:1-45)
L'ultimo dei tre Grandi Vangeli della Quaresima è quello di oggi: una storia evangelica di vita e di libertà.
Come i vangeli delle ultime due domeniche, la drammatica storia di Gesù che risuscita il suo amico Lazzaro dai morti è una storia di amore, fede e fiducia.
Ci sono tre diversi gruppi di credenti in questa storia: quelli che credono che Gesù avrebbe potuto evitare la morte di Lazzaro (Gesù è già noto per essere un guaritore); quelli che sono arrivati a credere in lui perché vedono Lazzaro risorgere e quelli, come Marta, che credono in Gesù anche se Lazzaro è morto.
In questo Vangelo Gesù si dichiara essere ‘la risurrezione e la vita’. Lo vediamo profondamente commosso per la morte del suo amico. Lo vediamo in seria preghiera davanti a Dio. Lo vediamo pieno di forza mentre ordina a Lazzaro di uscire dalla tomba.
Una cosa che raramente viene commentata di questa storia è l'immagine di amore che la pervade. Gesù ha trattato la Samaritana con dignità, rispetto, dolcezza e amore, e ha allungato la mano per guarire il cieco senza che nessuno glielo chiedesse. In questa storia si vede chiaramente il suo amore per Marta, Maria e Lazzaro e il dolore che prova per questo amore.
Per me, questo racconto mette in luce ancora una volta il legame tra fede e amore. Se Giovanni ha inteso questo racconto per rassicurare la sua comunità (coloro che hanno fede in Gesù), allora chiarisce che anch'essi sono amati da Gesù, e suggerisce in un certo modo che anche Gesù piange quando il male (la malattia e la morte) colpisce i suoi amici (i credenti). La rassicurazione finale è che questa relazione d'amore e di fede che abbiamo con Gesù non solo ci sostiene nella vita, ma ci vede anche attraverso i momenti bui della sofferenza e della morte - in ultima analisi, verso una vita al di là delle restrizioni (dei vincoli) che troviamo in questo mondo.
Finalmente saremo liberi.
Per me, le parole più potenti del Vangelo sono:
Liberatelo e lasciatelo andare.
La libertà è una delle aspirazioni più profonde del cuore umano. Desideriamo essere liberi dalla malattia, dalle preoccupazioni, dalla paura, (soprattutto in questo momento) dalle aspettative degli altri, dal senso di colpa, dalle nostre colpe e così via. La libertà definitiva è la libertà dalla morte eterna.
Sappiamo che possiamo essere fisicamente vivi e spiritualmente morti attraverso l'invidia, l'avidità, la paura, l'odio. Sappiamo di poter portare la morte agli altri attraverso la menzogna, il pettegolezzo, la cattiveria, la crudeltà, il rifiuto del perdono e così via.
Vivendo la vita di Cristo portiamo vita, amore e libertà a noi stessi e agli altri.
Tempo di silenzio per la riflessione
- pdf Celebrating At Home - 5th Sunday in Lent [PDF] (5.57 MB)
- default Celebrating At Home - 5th Sunday in Lent [ePub] (4.25 MB)
- pdf Celebrando en Familia - Quinto Domingo del Tiempo de Cuaresma (521 KB)
- pdf Celebrando in Casa - V Domenica di Quaresima (522 KB)
- pdf Celebrando em familia - Quinto Domingo da Quaresma (521 KB)