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2. Educatore

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La formazione di Titus

Titus è stato un bravo studente e ha capito subito il valore della formazione. Da bambino leggeva molto, in preferenza argomenti di storia e letteratura. Anche dopo il suo ingresso nell’Ordine carmelitano, nel 1898, ha continuato a leggere diffusamente, iniziando a pubblicare alcuni suoi contributi. Ha conseguito il dottorato in filosofia presso l’Università Gregoriana di Roma, seguendo anche dei corsi di sociologia contemporanea.

Formazione cattolica

Titus riformò il programma di studi dei carmelitani nei Paesi Bassi. Una sua priorità fu anche la formazione del laicato. Ad Oss fu aperta al pubblico una biblioteca con sala di lettura e sala conferenze. Grazie al suo impegno, due scuole carmelitane furono le prime scuole private a ricevere il sostegno del governo olandese. Intanto, nel 1925, fondava l’Unione delle Scuole Cattoliche, assumendone la presidenza.
Professore universitario Con la fondazione dell’Università Cattolica di Nimega, nel 1923, Titus fu nominato Ordinario di Filosofia e Storia della Mistica. Nel 1932 divenne Rector Magnificus. Il contenuto dei suoi corsi lasciò un impatto “indimenticabile”. La tradizione spirituale del paese conobbe con lui una nuova valorizzazione. I suoi modi cortesi attiravano gli studenti universitari che lo ricercavano. Si adoperò inoltre per offrire delle borse di studio ai meno abbienti. Parte del suo insegnamento consisteva in una rigorosa critica del Nazionalsocialismo. Teneva i piedi ben piantati a terra.
Di lui era noto l’episodio in cui aiutò un anziano a spingere un carretto carico di ciarpame lungo la salita che passa tra l’università e il Carmelo, appoggiandovi sopra la sua cartella dell’università.

Educare alla vocazione mistica

Titus era sempre pronto a istruire la gente sulla chiamata alla vita mistica. Nella sua definizione, la mistica è l’esperienza di “una particolare unione di Dio con gli esseri umani, tale da renderli consapevoli della presenza di Dio e da farli diventare una sola cosa con lui”. Per Titus tutti sono chiamati alla vita mistica; parlava di una mistica feriale, convinto com’era che Dio è il principio sussistente del nostro essere e che lo si può incontrare sempre e dovunque e nel nostro prossimo. Le sue conferenze sulla mistica carmelitana, tenute negli Stati Uniti nel 1935, sono veramente un classico della spiritualità del ventesimo secolo.

Il giornalista come formatore

È indubbio che Titus ritenesse il giornalismo uno strumento di formazione. I suoi articoli nella stampa cattolica erano diretti al gran pubblico e scritti in modo accessibile, si trattava praticamente di veri e propri ‘corsi brevi’.

Titus e la sua filosofia della formazione

Per Titus era importante che l’educatore rispettasse ogni studente: “Semplicemente, le persone non sono tutte uguali e non rientrano tutte in uno schema o idea … L’essere umano, perfino il bambino, si distingue personalmente per la sua indole ed è inutile sorvolare sulle sue caratteristiche particolari... dobbiamo prendere i giovani così come sono”. Era importante per Titus che gli studenti pensassero con la propria testa, ecco perché dice loro: “Non intendiamo impartirvi conoscenze filosofiche, perché siete innanzitutto voi che dovete svilupparle in voi stessi. Non vi riempiamo la testa di verità o di conoscenza della verità, ma sollecitiamo soltanto quella meravigliosa passione, che si trova nascosta in voi, di conoscere ciò che è vero”

Provvedere risorse per la formazione

Titus credeva nell’importanza di sostenere la formazione con risorse adeguate. Affermò inoltre la necessità di un aggiornamento professionale permanente per gli insegnanti: “legittima aspirazione del docente è l’aggiornamento continuo … Un insegnante ben formato è una benedizione”. Una particolare attenzione Titus la riservava ai bambini meno privilegiati: “A scuola, si chiede interessamento per il bambino indigente, ecco come si manifesta il vero amore”.

L’attenzione di Titus per gli studenti ebrei

Titus prese le difese degli studenti ebrei, rifiutandosi di tacere quando questi vennero esclusi dalle scuole cattoliche e arrivando persino ad informarsi su come poterli affidare ai carmelitani in Brasile.

L’apostolato della mistica carmelitana - il Carmelo come una scuola

Titus parla di un “apostolato della mistica carmelitana” ricorrendo all’immagine di una scuola. Spetta ai carmelitani insegnare alla gente a pregare, aiutando la persona a comprendere che è stata trovata e amata da Dio. Per Titus il Carmelo è come una scuola, “una scuola di vita mistica”, e insiste, “nella vita spirituale, non meno che nella vita ordinaria, non possiamo fare a meno dell'istruzione, di maestri e di guide”.

Preghiera a Titus Brandsma

O Dio nostro Padre, il tuo servo, Titus Brandsma,

ha lavorato con zelo nella tua vigna

e ha dato la sua vita liberamente

a motivo della sua fede in te.

Per sua intercessione, io chiedo

la tua misericordia e il tuo aiuto.

Padre Titus non ha mai rifiutato al tuo popolo l’aiuto richiesto,

perciò, nel suo nome vengo a te con la grazia che ti chiedo …

Signore, aiutami a imitare sempre la grande fede,

l'amore generoso e lo zelo ardente di Titus.

Glorifica il tuo servo come lui ti ha glorificato sforzandosi per te,

per Cristo nostro Signore.

Amen.

Maria, Madre e Decoro del Carmelo: prega per noi.

Titus Brandsma, Martire Carmelitano: intercedi per noi.

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Scarica l'opuscolo 2. Educatore  pdf qui (3.42 MB)

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