Chiamati ad essere Vangelo vivente
Questa domenica potrebbe benissimo essere chiamata la “domenica delle vocazioni”. Sia la prima lettura che il Vangelo sono storie di chiamata e di risposta.
L’episodio che abbiamo visto nella prima lettura viene ben descritto come “la chiamata di Samuele”. Tre volte egli sente la chiamata di Dio ma pensa che sia Eli (un sacerdote del tempio) e si reca da lui. Eli finalmente capisce che è Dio che sta chiamando Samuele e gli suggerisce di dire la prossima volta che sentirà la voce: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”.
La lettura si conclude con il pensiero che Dio era con Samuele e che Samuele parlava in nome di Dio.
Considerano la lettura insieme al Vangelo, è difficile sfuggire al pensiero che questa domenica è la domenica delle vocazioni per tutti i discepoli. Proprio come Dio chiama Samuele ed Eli indica la via, Gesù chiama Andrea e l’altro discepolo e Giovanni Battista indica la via. Andrea risponde (segue) e va a “vedere” e “dimorare con” Gesù. Il giorno dopo, chiama Pietro ed entrambi vanno a “vedere” e “dimorare con” Gesù.
L'incontro di Andrea con Gesù lo trasforma sia in un discepolo che in un evangelizzatore. L'incontro di Pietro con Gesù (che è andato a “vedere” Gesù) lo trasforma nella “pietra”, “fondamento” e “pastore” (nel Vangelo di Giovanni) del gregge.
Usando questi due brani la Chiesa torna al tempo ordinario chiamandoci a riflettere sulla nostra vocazione, la nostra chiamata ad essere discepoli - a “venire e vedere” Gesù, a “dimorare con lui” e a diventare evangelizzatori e pastori dei nostri giorni.
Stando in compagnia di Gesù (dimorando con lui) arriviamo a vedere chi siano veramente Gesù e Dio, e spesso ci stupiamo che essi sono molto diversi dalle immagini con cui siamo cresciuti.
I cristiani sono chiamati ad una fede “matura” in Gesù, ad una relazione viva che non dipende da delle regole, da delle minacce o dalla paura, ma è motivata solo dall'amore.
Impariamo a vivere in una relazione fedele con Gesù. Alla fine, diventiamo la “voce” vivente di Cristo con i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni.
Non è una sequela passiva quella a cui siamo chiamati. Non si tratta semplicemente di camminare poggiando i nostri piedi sulle orme tracciate da Gesù. Si tratta di dimorare con lui, fare della sua casa la nostra, fare della nostra casa la sua. Si tratta di fargli spazio nei nostri cuori e nelle nostre vite, diventando la dimora di Dio e la voce di Cristo, per diventare un Vangelo vivente dell'amore di Dio.
Celebrating at Home - 2nd Sunday of Ordinary Time B
Celebrando en Familia - 2 Domingo del Tiempo Ordinario B
Celebrando in Casa - 2 Domenica del Tempo Ordinario B
Celebrando em Familia - 2 Domingo do Tempo Comum B [Português]