I responsabili delle Congregazioni e degli Istituti affiliati all'Ordine Carmelitano si sono riuniti presso il Centro Passionista di Roma dal 22 al 26 maggio 2023. L'incontro, che ha luogo ogni sei anni, si è svolto sul tema "Identità ed esperienza carmelitana". Quest'anno hanno partecipato circa 20 membri.
Al termine dell'incontro, i partecipanti sono tornati alle loro comunità di origine arricchiti dagli intensi giorni di preghiera, riflessione e condivisione fraterna in cui hanno rafforzato la loro vicinanza spirituale alla Famiglia carmelitana.
Il Delegato generale per le Congregazioni e gli Istituti affiliati, Luis Maza Subero, che è anche Consigliere generale per le Americhe, ha invitato le sorelle e i fratelli dei vari gruppi che rappresentano a condividere la loro valutazione dell'incontro che si è svolto a Roma.
Tra le domande poste ai partecipanti figurano:
1. Quale è stato il valore di questo incontro per la tua congregazione?
2. Come possiamo andare avanti come membri della Famiglia Carmelitana?
3. Nel tuo avviso, com’è andata l’organizzazione di questo incontro?
4. Quali sono i suggerimenti per il prossimo incontro?
Nelle risposte date dalle sorelle e dai fratelli si può apprezzare l'importanza data all'incontro che è servito a " crescere il senso di appartenenza alla Famiglia Carmelitana nella spiritualità della comunione". Hanno anche sottolineato la centralità del tema dell'identità e dell'esperienza carmelitana e delle relazioni, che sono state "belle e arricchenti". Le varie giornate dell'incontro sono state un'ottima occasione per " sviluppare la cooperazione e il dialogo tra di noi" e "lavorare insieme nella pastorale vocazionale, nell'evangelizzazione e nella formazione".
I partecipanti hanno sottolineato che per progredire come membri della Famiglia carmelitana, la chiave è negli "esercizi di comunione e di partecipazione, ciascuno a partire dalla propria realtà di doni e limiti, come ci dice San Paolo, cercando la verità nell'amore, la famiglia carmelitana, che vuole essere testimone del Regno, con senso profetico".
Sono state inoltre ricevute proposte per "organizzare incontri più frequenti della famiglia carmelitana" a livello continentale e intercontinentale e per "attuare le proposte pratiche di collaborazione emerse dai gruppi di studio durante queste conferenze".
In particolare, è stato proposto di procedere come Famiglia carmelitana "condividendo insieme come una famiglia più grande, riunendosi non solo come congregazioni affiliate, ma anche con i frati e di essere pronti a collaborare tutti come una sola famiglia".
Le sorelle e i fratelli sono stati unanimi nel sottolineare l'ottima organizzazione delle conferenze, il clima fraterno e la buona accoglienza ricevuta dal Centro Passionista di Ritiro di Roma, sede dell'incontro. Tra le valutazioni raccolte, è stato evidenziato che “il contesto era molto favorevole alla riflessione e alla preghiera” e che “il clima fraterno e sereno è stato un ottimo "collante" fra di noi”. Inoltre, hanno affermato che le conferenze "sono state tutte interessanti" e hanno riconosciuto l'utilità di "avere i testi delle conferenze tradotti nelle diverse lingue".
Un posto speciale nei messaggi delle sorelle e dei fratelli è stato riservato ai traduttori, sui quali hanno convenuto di congratulare per l'eccellente lavoro e la pazienza dimostrata.
Infine, i partecipanti hanno ribadito la necessità di "continuare con incontri periodici, per approfondire il carisma carmelitano e i temi legati all'evangelizzazione e alla pastorale". Sulla liturgia hanno commentato che "i sussidi liturgici erano ben preparati", ma “si è sentita la mancanza di un libretto dei canti plurilingue e ... di una chitarra preparata in anticipo per animare la celebrazione eucaristica.”