Martedì - Tempo ordinario
1) Preghiera
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
2) Lettura del Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo 11,20-24
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle
quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano
convertite: “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida. Perché, se a Tiro e a
Sidóne fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi,
già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidóne nel giorno del giudizio avranno una sorte
meno dura della vostra.
E tu, Cafarnao, ‘‘sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi
precipiterai!’’. Perché, se in Sodoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in
te, oggi ancora essa esisterebbe! Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio
avrà una sorte meno dura della tua!”
3) Riflessione
• Il Discorso della Missione occupa il capitolo 10. I
capitoli 11 e 12 descrivono la Missione che Gesù svolgeva e come
la svolgeva. Nei due capitoli si parla di come la gente ha aderito, ha dubitato
dell’azione evangelizzatrice di Gesù, o la ha rifiutato. Giovanni Battista, che
guardava Gesù con gli occhi del passato, non riesce a capirlo (Mt 11,1-15). La
gente, che guardava Gesù per interesse, non fu in grado di capirlo (Mt
11,16-19). Le grandi città attorno al lago, che ascoltarono la predicazione di
Gesù e videro i suoi miracoli, non vollero aprirsi al suo messaggio (è il testo
del vangelo di oggi). I saggi ed i dottori, che apprezzavano tutto a partire
dalla loro propria scienza, non furono capaci di capire la predicazione
di Gesù (Mt 11,25). I farisei che confidavano solo nell’osservanza della legge,
criticavano Gesù (Mt 12,1-8) e decisero di ucciderlo (Mt 12,9-14). Dicevano che
Gesù agiva a nome di Belzebù (Mt 12,22-37). Volevano una prova per poter
credere in lui (Mt 12,38-45). Nemmeno i parenti di Gesù lo appoggiavano (Mt
12,46-50). Solo i piccoli e la gente malata capiva ed accettava la Buona Novella del Regno (Mt 11,25-30). Andavano dietro a lui (Mt 12,15-16) e vedevano in lui
il Servo annunciato da Isaia (Mt 12,17-21).
• Questo modo di descrivere l’azione missionaria di Gesù era
un’avvertenza chiara per i discepoli e le discepole che con Gesù percorrevano
la Galilea. Non potevano aspettarsi ricompense o elogi per il fatto di essere
missionari/e di Gesù. L’avvertenza vale anche per noi che oggi leggiamo e
meditiamo questo Discorso della Missione, poiché i vangeli sono scritti per
tutti i tempi. Ci invitano a confrontare l’atteggiamento che abbiamo con Gesù
con l’atteggiamento dei personaggi che appaiono nel vangelo e a chiederci se
siamo come Giovanni Battista (Mt 11,1-15), come la gente interessata (Mt
11,16-19), come le città incredule (Mt 11,20-24), come i dottori che pensavano
di sapere tutto e non capivano nulla (Mt 11,25), come i farisei che sapevano
solo criticare (Mt 12,1-45) o come la gente piccola che andava alla ricerca di
Gesù (Mt 12,15) e che, con la sua saggezza, sapeva capire ed accettare il
messaggio del Regno (Mt 11,25-30).
• Matteo 11,20: La parola contro le città che non lo
riceveranno. Lo spazio in cui Gesù si mosse durante quei tre anni della sua
vita missionaria era piccolo. Solo pochi chilometri quadrati lungo il Mare di
Galilea attorno alle città di Cafarnao, Betzaida e Corazin. Solamente! Orbene,
fu in questo spazio così ridotto dove Gesù fece la maggior parte dei suoi
discorsi e miracoli. Venne a salvare tutta l’umanità, e quasi non uscì dallo
spazio limitato della sua terra. Tragicamente, Gesù dovette constatare che la
gente di quelle città non volle accettare il messaggio del Regno e non si
convertì. Le città si irrigidirono nelle loro credenze, tradizioni e costumi e
non accettarono l’invito di Gesù a cambiare vita.
• Matteo 11,21-24: Corazin, Betzaida e Cafarnao sono
peggiori di Tiro e Sidone. Nel passato, Tiro e Sidone, nemici ferrei di
Israele, maltrattarono il popolo di Dio. Per questo furono maledette dai
profeti (Is 23,1; Jr 25,22; 47,4; Ez 26,3; 27,2; 28,2; Jl 4,4; Am 1,10). Ed ora
Gesù dice che queste città, simboli di tutta la malvagità, si sarebbero già
convertite se in esse si fossero realizzati tutti i miracoli avvenuti a Corazin
ed a Betzaida. La città di Sodomia, simbolo della peggiore perversione, fu
distrutta dall’ira di Dio (Gen 18,16 a 19,29). Ed ora, Gesù dice che Sodomia
esisterebbe fino ad oggi, poiché si sarebbe convertita se avesse visto i
miracoli che Gesù fece a Cafarnao. Oggi ancora viviamo questo stesso paradosso.
Molti di noi, che siamo cattolici fin da bambini, abbiamo molte solide convinzioni,
tanto che nessuno è capaci di convertirci. E in alcuni luoghi, il
cristianesimo, invece di essere fonte di cambiamento e di conversione, diventa
il rifugio delle forze più reazionarie della politica del paese.
4) Per un confronto personale
• Come mi pongo dinanzi alla Buona Novella di Gesù: come
Giovanni Battista, come la gente interessata, come i dottori, come i farisei o
come la gente piccola e povera?
• La mia città, il mio paese meritano l’avvertenza di Gesù
contro Cafarnao, Corazin e Betzaida?
5) Preghiera finale
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
Il suo monte santo, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra. (Sal 47)
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