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Gesù, vero Pastore

La quarta domenica di Pasqua viene spesso denominata “Domenica del Buon Pastore” perché a prescindere dall’anno liturgico in cui ci troviamo, il Vangelo si focalizza sempre sulla figura di Gesù come Buon Pastore.

Quest'anno, il brano del Vangelo parla di Gesù come un vero pastore pronto a dare la sua vita per le sue pecore. Non è come il mercenario che fugge quando appare il pericolo. Conosce le sue pecore e un giorno le raccoglierà tutte in un unico gregge.

Gesù agisce verso di noi come un buon pastore: ci nutre, si prende cura di noi, ci difende e dona persino la sua vita per noi. Il nostro buon pastore si preoccupa profondamente per noi, suo gregge,  e possiamo sentire un profondo senso di calore e di intimità quando realizziamo che Gesù ci conosce personalmente per nome. Come un buon pastore Gesù è fonte di vita, di nutrimento, e di sicurezza per le sue pecore.

Qualsiasi riflessione su Gesù come Buon Pastore serve anche per ricordarci che guidarci l’un l’altro nel nome di Gesù è parte della vocazione di ogni discepolo. Siamo abituati a pensare a Gesù come il buon pastore, ma dobbiamo pensare che anche noi possiamo essere o diventare “pastori buoni” gli uni per gli altri.

Una delle cose molto incoraggianti di questi tempi difficili è il numero di persone che sono diventate “buoni pastori” per gli altri, fornendo sicurezza e protezione alle persone vulnerabili, sostenendo gli operatori sanitari, fornendo pasti e compagnia.

Questo è ciò che significa dare le nostre vite l'uno per l'altro.

...

Siamo consapevoli che Cristo è presente non solo nel Santissimo Sacramento ma anche nelle Scritture e nei nostri cuori. Anche quando siamo soli continuiamo a far parte del Corpo di Cristo.

Nella stanza che avete deciso di utilizzare per questa preghiera potreste prendere con voi una candela accesa, un crocifisso ed una Bibbia. Questi simboli ci aiutano a ricordarci della sacralità dei nostri momenti di preghiera e possono aiutarci a sentirci uniti con le nostre comunità locali.

Il seguente testo è strutturato in modo che ci sia una guida e il resto di coloro che pregano, ma le parti della guida possono essere ripartite tra i presenti.

Pace a voi

“Pace a voi” – sono così importanti queste parole di Gesù che le sentiamo tre volte nel Vangelo. La scorsa settimana abbiamo ascoltato il racconto di San Giovanni su una delle apparizioni di Gesù ai discepoli nei giorni dopo la sua morte e risurrezione. "La pace sia con voi", disse Gesù mentre aleggiava la forza dello Spirito Santo sui suoi discepoli timorosi e dubbiosi. Così facendo, Gesù ha fatto eco a ciò che aveva detto ai discepoli durante l'Ultima Cena dopo aver lavato loro i piedi: “Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Gv 14, 26-27). Ma Tommaso dubitava ancora e aveva bisogno di mettere le mani sul corpo ferito di Gesù prima di poter credere.

Il racconto di Luca dell’apparizione di Gesù inizia il terzo giorno dopo la crocifissione, il giorno in cui la sua tomba viene trovata vuota.

Sulla strada di Emmaus uno sconosciuto cammina con due dei discepoli e alla fine riconoscono Gesù “nello spezzare il pane” (Lc 24, 35). Il vangelo di questa settimana racconta ciò che segue a quest’episodio. Gesù appare in mezzo a tutti i discepoli, salutandoli di nuovo con: “Pace a voi”. Li rassicura che non è un fantasma, è ancora con loro nella carne. E mentre sono sbalorditi, Gesù pone una domanda molto umana: “Avete qui qualche cosa da mangiare?” Ancora una volta condivide un pasto con i suoi discepoli. E mentre condividono il cibo, apre i loro cuori e le loro menti per capire ciò che hanno visto e sentito.

Mentre condividiamo il cibo del nostro pasto eucaristico ogni volta che ci riuniamo a messa, ricordiamo che ogni volta che Gesù condivideva un pasto con i suoi discepoli, apriva i loro cuori e le loro menti. Gesù disse: “Toccatemi e guardate”. Potremmo non essere lì a Gerusalemme in quella stanza con i discepoli che si protendono per toccare Gesù, ma possiamo toccare e vedere Gesù in tutte le cose buone che ci circondano nel nostro mondo: nel cibo che ci nutre, l'acqua che ci fa rivivere e ci lava, nell'amore di Dio, della famiglia e degli amici che ci sostengono. Tutto questo fa parte della Pace che ci è stata data e in queste parole sentiamo la nostra chiamata ad essere Pace nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nei luoghi di lavoro e nel mondo.

...

Siamo consapevoli che Cristo è presente non solo nel Santissimo Sacramento ma anche nelle Scritture e nei nostri cuori. Anche quando siamo soli continuiamo a far parte del Corpo di Cristo.

Nella stanza che avete deciso di utilizzare per questa preghiera potreste prendere con voi una candela accesa, un crocifisso ed una Bibbia. Questi simboli ci aiutano a ricordarci della sacralità dei nostri momenti di preghiera e possono aiutarci a sentirci uniti con le nostre comunità locali.

Il seguente testo è strutturato in modo che ci sia una guida e il resto di coloro che pregano, ma le parti della guida possono essere ripartite tra i presenti.

Due storie di trasformazione

La grande festa di Pasqua di domenica scorsa ha dato inizio ai 50 giorni in cui la Chiesa celebra la Resurrezione, che si concluderanno con la festa di Pentecoste fra sei settimane.

Il Vangelo di ogni domenica è una meditazione su Gesù, ora il Cristo Risorto, che si fa riconoscere per mezzo delle scritture e nello spezzare il pane, portatore di vita piena, la nostra via, verità e vita, pegno dell’amore di Dio.

Nel Vangelo di oggi possiamo riscontrare due storie di trasformazione grazie all’incontro con Gesù risorto.

Innanzitutto, Gesù appare a un gruppo di discepoli spaventati e sconcertati, che si stanno nascondendo in una stanza. Le sue prime parole sono: «Pace a voi!». Nel momento in cui i discepoli riconoscono la presenza di Gesù Risorto in mezzo a loro, la paura e lo sconcerto si convertono in gioia. Ma non è tutto. Subito dopo li invia per essere missionari di pace e di perdono. Ricevendo lo Spirito Santo i discepoli passano dall’essere un gruppo di persone impaurite e nascoste, ad essere proclamatori audaci dell’amore e della misericordia di Dio.

Sappiamo già che la paura genera isolamento e solitudine. Ci conviviamo ogni giorno. Mentre prendiamo le misure necessarie per la nostra e altrui sicurezza, stiamo cercando di non lasciare che anche i nostri cuori si blocchino. C'è qualcosa di intrinsecamente buono nella natura umana. Le persone stanno trovando nuovi modi per prendersi cura gli uni degli altri. Come i ristoranti di prima classe che offrono centinaia di pasti a persone povere, anziane o sole. Ci sono molti altri esempi di persone che trasformano la paura e lo smarrimento in momenti di speranza e di gioia. Non riconosciamo forse la presenza di Gesù Risorto anche in queste azioni salvifiche?

La seconda storia del Vangelo di oggi è quella che tutti conosciamo come l’incredulità di Tommaso, anche se, in realtà, dovrebbe essere conosciuta come il credo di Tommaso – il dubbio è solo l'inizio della storia.

Gesù non sgrida o non rimprovera Tommaso. Se Tommaso sta cercando delle prove, gli basta solamente toccare Gesù per vedere che è reale. È l’incontro personale con Gesù che lo fa passare dall’essere dubbioso all’essere credente.

Ancora una volta il Vangelo ci ricorda che la fede non riguarda il credere con la ragione o alla ricerca di prove. La fede si trova solo nella nostra viva relazione con Gesù.

Forse in questo strano periodo abbiamo un po’ più di tempo per sederci e parlare con Gesù, per riconoscerlo già presente nei nostri cuori, per permettere alle nostre paure e ai nostri dubbi di essere superati dall'amore, per trovare modi nuovi e creativi per trasformare l'oscurità di questi giorni in luce, pace e gioia per gli altri.

Possa la nuova vita che festeggeremo per i prossimi cinquanta giorni donarci la creatività dello Spirito di cui abbiamo bisogno per essere il cuore vivo di Dio nel nostro mondo di oggi.

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Siamo consapevoli che Cristo è presente non solo nel Santissimo Sacramento ma anche nelle Scritture e nei nostri cuori. Anche quando siamo soli continuiamo a far parte del Corpo di Cristo.

Nella stanza che avete deciso di utilizzare per questa preghiera potreste prendere con voi una candela accesa, un crocifisso ed una Bibbia. Questi simboli ci aiutano a ricordarci della sacralità dei nostri momenti di preghiera e possono aiutarci a sentirci uniti con le nostre comunità locali.

Il seguente testo è strutturato in modo che ci sia una guida e il resto di coloro che pregano, ma le parti della guida possono essere ripartite tra i presenti.

Mercoledì, 31 Marzo 2021 23:08

Basilica carmelitana celebra 500 anni

Quest'anno il popolo della Basilica Santuario Vergine SS del Carmelo celebra 500 anni di ministero al popolo della città.

Tra il 1520 e il 1521 furono poste le basi per la venuta dei Carmelitani a Mesagne. Infatti, il 16 agosto 1520, l’abate Antonio Russo aveva rinunciato a tutti i benefici, tanto ecclesiastici quanto economici, che aveva sulla chiesa di S. Michele Arcangelo di Mesagne, e aveva deciso di donarli ai Carmelitani, in persona del Priore della Provincia Carmelitana di Puglia,frate Giovanni Battista de Marenonibus da Milano.

Il 22 marzo di quest’anno 2021 la parrocchia intendeva annunciare l’inizio delle celebrazioni religiose, storiche e culturali, per ricordare i 500 anni di presenza dei Religiosi Carmelitani a Mesagne, con una conferenza stampa del Comitato storico-scientifico, alla presenza delle Autorità civili e religiose.

Purtroppo per l’entrata in fascia rossa della Regione Puglia, a causa della pandemia Covid, i carmelitani sono stati costretti a rinviare le celebrazioni fino a quando le condizioni non saranno più favorevoli.

CITOC avrà più notizie sulla celebrazione di questo importante anniversario nella vita della Chiesa e dei Carmelitani quando la pandemia lo permetterà.

Nel frattempo, per maggiori informazioni sulla basilica e sulla sua storia, vai su: http://www.vitacarmelitana.org/

Mercoledì, 31 Marzo 2021 14:21

Commissioni Generali

Le nostre Costituzioni Carmelitane richiedono che il Priore Generale e il Consiglio Generale stabiliscano ad ogni mandato sessennale una serie di Commissioni Generali.

Ogni commissione è composta da un gruppo di individui (frati, ma non solo) che con una specifica Vision Statement è incaricato con una serie di responsabilità inerenti a una data area, riguardo la quale offrono pareri e consigli al Consiglio Generale. Il Presidente di ogni commissione è solitamente un membro della Curia Generale. Così facendo, essi coadiuvano il ministero di discernimento e guida per l’Ordine.

I membri di tali commissioni sono individui che hanno dato prova di essere particolarmente meritevoli nel loro impegno riguardo una data area della vita dell’Ordine e che sono in gradi di ideare nuovi modi in cui una specifica dimensione del Carmelo possa essere rinforzata e rinnovata.

Vi è anche la possibilità che il Consiglio Generale stabilisca una serie di task force, aventi il compito di intraprendere progetti specifici per suo conto.

Commissione per la Formazione

Promuove i programmi di formazione a tutti i livelli - iniziale, noviziato, post-noviziato e permanente nelle Province e nell'Ordine. Esamina anche la questione delle vocazioni, la formazione dei formatori e i criteri per la formazione nelle nuove entità emergenti.

Presidente: Benny Phang Khong Wing, O. Carm.

Commissione per la Formazione (Piano di sei anni e membri)

Corso Internazionale Carmelitano Gen Z 2021

Commissione Giustizia, Pace e Integrità del Creato

Promuove l'integrazione della preghiera, della riflessione e dell'azione ispirata dall'impegno di Dio per il benessere dell'uomo, soprattutto attraverso un'azione trasformativa. La Commissione promuove una maggiore consapevolezza, un'analisi chiara e un'azione efficace in materia di giustizia, pace e integrità del creato.

Presidente: Conrad Mutizamhepo, O. Carm.

Commissione Giustiza e Pace e Integritá del Creato (Piano di sei anni e membri)

Commissione per la Gioventù Carmelitana

Porta avanti la missione di accompagnare, animare e responsabilizzare un apostolato collaborativo con i giovani legati in qualche modo all’Ordine.

Presidente: Robert Thomas Puthussery, O. Carm.

Commissione per la Gioventú Carmelitana (Piano di sei anni e membri)

Commissione per L’Economia

Detiene varie responsabilità inerenti all’amministrazione finanziaria dell’Ordine.

Presidente: Christian Körner, O. Carm.

Commissione per L’Economia (Piano di sei anni e membri)

Commissione per la Liturgia e la Preghiera

Supervisiona la produzione di materiale liturgico e promuove la vita liturgica e di preghiera dell’Ordine.

Presidente: Richard Byrne, O. Carm.

Commissione per la Preghiera e la Liturgia (Piano di sei anni e membri)

Segretario Generale per il Laicato

Favorisce e fornisce sostegno alla vocazione e alla missione del laicato Carmelitano.

Presidente: Luis José Maza Subero, O. Carm.

Segretariato per il Laicato Carmelitano (Piano di sei anni e membri)

Segretario Generale per le Congregazioni Affiliate

Favorisce la partecipazione delle Congregazioni Affiliate nella vita della Famiglia Carmelitana.

Presidente: Luis José Maza Subero, O. Carm.

Congregazioni Affiliate (Piano di sei anni e membri)

Commissione Generale di Coordinamento delle Nuove Fondazioni

Fornisce sostegno all’opera delle nuove fondazioni all’interno dell’Ordine in diversi modi.

Presidente: Luis José Maza Subero, O. Carm.

Commissione Generale di Coordinamento delle Nuove Fondazioni

Task Force per la riforma dell’ Institutum Carmelitanum

Costituita per valutare e proporre una struttura aggiornata per l’Institutum Carmelitanum.

Presidente: Michael Farrugia, O. Carm.

Unitá Operativa per la Comunicazione

La Commissione propone il piano di comunicazione al Consiglio generale e sostiene lo sviluppo della comunicazione in tutto l'Ordine.

Presidente: Richard Byrne, O. Carm.

Unitá Operativa per la Comunicazione (Piano di sei anni e membri)

Mercoledì, 31 Marzo 2021 14:05

Biblioteche, Archivi e Musei

Come parte dell’impegno nella vita accademica e culturale dell’Ordine, i Carmelitani hanno costituito una serie di biblioteche, archivi e musei sparsi nelle varie aree geografiche dove l’Ordine è presente. Attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio letterario e documentario, le nostre tradizioni spirituali e culturali si mantengono vive e vengono consolidate.

ARCHIVI DELL’ORDINE

Il principale archivio dell'Ordine Carmelitano si trova a Roma presso il Centro Internazionale di Sant'Alberto (CISA). Qui si conserva la documentazione della Curia generale, cui consultazione è aperta a studiosi locali e internazionali di storia delle religioni. Inoltre, esso promuove varie attività ed eventi di ricerca.

Esso fu istituito nel 1593 dal Priore Generale Giovanni Stefano Chizzola. Prima di quella data, i Priori Generali risiedevano solitamente nella Provincia di provenienza e l'archivio si spostava senza avere una sede permanente. Del materiale antecedente al 1593 sopravvivono pergamene risalenti al XII secolo, oltre a un piccolo gruppo di documenti riconducibili al XIII secolo. Tuttavia, gran parte del materiale derivante dall'attività del Priore Generale e del suo Consiglio prima del 1593 è andato perduto.

Per i documenti anteriori al 1935 è possibile contattare l'archivista della sezione storica dell'Archivio Generale, padre Mario Alfarano, OCarm (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). L'archivista della Curia Generale è padre Alexander Vella, OCarm.

Archivum Generale Ordinis Carmelitarum (Roma)
via Sforza Pallavicini 10, Roma

BIBLIOTECHE DI RICERCA CARMELITANE

Anche se ogni comunità Carmelitana possiede una propria biblioteca, vi sono anche biblioteche di ricerca con materiale Carmelitano sparse in tutto l’Ordine. Alcune di queste hanno anche un catalogo online.

La biblioteca principale dell'Ordine Carmelitano si trova a Roma, nel Centro Internazionale Sant'Alberto (CISA). Essa conta oltre 22.000 titoli e oltre 400 titoli periodici sia del ramo dell’Antica Osservanza (O.Carm.) che dei rami Teresiani (Scalzi) dei Carmelitani (OCD). Contiene materiale stampato carmelitano dalla fine del XV secolo fino ad oggi, con anche una selezione di microfilm e microfiches. La biblioteca è a disposizione degli studiosi di storia e spiritualità carmelitana. L'accesso è possibile previo appuntamento con il bibliotecario.

Roma (Italy)
Centro Internazionale Sant’ Alberto (CISA), Via Sforza Pallavicini, 10

Di seguito è possibile trovare riferimenti per ulteriori biblioteche di ricerca Carmelitane sparse in tutto l’Ordine:

Melbourne (Australia)
214 Richardson Street, Middle Park, Victoria.

Aylesford (Regno Unito)
The Friars, Maidstone, Aylesford, Kent.

Nantes (Francia)
Notre Dame de Lumières, Allèe Titus Brandsma, Nantes.

Mainz (Germania)
Bibliothek, Karmeliterstraße 7, Mainz.

Malang (Indonesia)
Indonesian Carmelite Library, Jl. Talang 3, Malang 65112

Dublino (Irlanda)
Gort Muire Centre, Ballinteer, Dublin 16.

Boxmeer (Paesi Bassi)
Karmel, Steenstraat 39, Boxmeer

Quezon City (Filippine)
Institute of Spirituality in Asia, 28 Acacia St., New Manila, 1112 Quezon City.

Cracovia (Polonia)
Klasztor OO. Karmelitów, ul. Karmelicka, 19, 31-131 Kraków.

Washington, District of Columbia (USA)
Whitefriars Hall, 1600 Webster Street, N.E., Washington, D.C. 20017

MUSEI

I Carmelitani hanno diversi musei nei quali oggetti di significato artistico e culturale per il Carmelo sono pubblicamente esposti. Attraverso questi artefatti i visitatori hanno la possibilità di crescere nella comprensione della nostra eredità e tradizione carmelitana, al fine di incoraggiare la riflessione e la crescita personale. Anche questo è uno dei modi in cui le nostre tradizioni spirituali e culturali si mantengono vive e vengono consolidate.

Di seguito è possibile trovare riferimenti di alcuni dei principali musei Carmelitani nel mondo.

Cracovia (Polonia)
Klasztor OO. Karmelitów, ul. Karmelicka, 19, 31-131 Kraków.

Darien, Illinois (USA)
National Shrine & Museum of St. Therese
8501 Bailey Road, Darien, IL 60561

Mercoledì, 31 Marzo 2021 12:42

Istituti Accademici e Centri di Formazione

I Carmelitani si impegnano a condividere la propria spiritualità in modi diversi in tutto il mondo, tra questi anche attraverso una presenza nel mondo accademico. Di conseguenza, vi sono diversi Istituti Carmelitani che sono stati formalmente riconosciuti nelle varie aree geografiche dell’Ordine. Solitamente essi hanno la facoltà di rilasciare titoli e gradi accademici ai propri studenti.

I seguenti istituti si impegnano nel condurre studi approfonditi della spiritualità e della storia del nostro Ordine. Inoltre, essi promuovono la dimensione di internazionalità dell’Ordine.

L’Institutum Carmelitanum, situato presso il Centro Internazionale Sant’Alberto, ha il compito di far conoscere il patrimonio spirituale del Carmelo in tutto l’ordine e nel mondo intero. Eretto nel 1951 dall’allora Priore Generale, Kilian Lynch, al fine di promuovere gli studi nelle aree di storia Carmelitana, Mariologia e spiritualità, adesso continua la missione originaria e continua approfondendo nuove aree. Esso ha prodotto e continua a produrre diverse pubblicazioni nel corso degli anni, tra le quali una rivista accademica, Carmelus.

Il Centro Internazionale Sant’Alberto di Roma è anche casa per tutti i frati Carmelitani che intraprendono studi specialistici e dottorali a Roma. Esso pubblica un rapporto annuale, Stella Maris.

Per ulteriori informazioni riguardo i nostri Istituti Carmelitani, è possibile consultare il link seguente:

Instituto de Espiritualidade Tito Brandsma – IETB (Recife, Brazil)
Questo istituto offre servizi pastorale ed educativi per il continente latino-americano attraverso ritiri, corsi e accompagnamento per i gruppi di laici Carmelitani, producendo inoltre una serie di pubblicazioni.

Carmelite Institute of Britain and Ireland – CIBI (Britain and Ireland)
L’Istituto Carmelitano di Britannia e Irlanda (CIBI) è una iniziativa nata dalla collaborazione della Province Irlandese e Britannica, insieme alla Provincia Anglo-Irlandese dei Carmelitani Scalzi. Attraverso la modalità di distance learning questo istituto condivide il ricco patrimonio della tradizione Carmelitana in tutto il mondo, offrendo corsi online di vari livelli di interesse e grado accademico, da un Attestato di frequenza per un corso di Spiritualità a un Master in Teologia.

Institut Karmel Indonesia – IKI (Malang, Indonesia)
L'Istituto Carmelitano in Indonesia è un centro di ricerca e sviluppo della spiritualità Cristiana e Carmelitana nel contesto delle religioni asiatiche. Inoltre, l'Istituto pubblica libri e articoli spirituali. L'Istituto offre anche ritiri, giornate di raccoglimento e corsi di spiritualità.

Titus Brandsma Institute (Nijmegen, Netherlands)
L’istituto Tito Brandsma è un istituto accademico costituito per promuovere lo studio accademico delle linee fondamentali dell'esperienza religiosa e spirituale. Sebbene si trovi nel campus della Radboud University, è un istituto di ricerca indipendente fondato congiuntamente dalla Provincia olandese dell'Ordine Carmelitano e dall'Università Cattolica di Nimega.

The Carmelite Institute of North America (Washington DC, USA)
Questo istituto è un progetto cooperativo delle due province OCARM e delle tre province OCD presenti in Nord America.

The Centre for Carmelite Studies at Catholic University of America (Washington DC, USA)
Il Centro per gli Studi Carmelitani mette le risorse del patrimonio Carmelitano a disposizione della Chiesa e del mondo intero, promuovendo lo studio e la ricerca accademica della storia, cultura e spiritualità Carmelitana, ed inoltre una sua efficace applicazione pastorale. Tra le sue varie attività vi è lo sviluppo di corsi di laurea, la promozione di pubblicazioni accademiche e l'organizzazione di convegni. La cattedra di Studi Carmelitani e il Centro di Studi Carmelitani sono finanziati dalla Provincia Carmelitana del Purissimo Cuore di Maria (PCM).

Institute of Spirituality in Asia – ISA (Quezon City, Philippines)
L'Istituto di Spiritualità promuove lo studio scientifico e sistematico della spiritualità nelle Filippine e in tutta l'Asia. Esso offre corsi che spaziano da brevi corsi certificati di spiritualità fino a programmi di master e dottorato.

Carmelite Institute (Mdina, Malta)
L’Istituto Carmelitano di Malta offre corsi di spiritualità Carmelitana, Mariologia e lo studio della mistica a vari livelli. L'Istituto collabora con la Facoltà di Teologia dell'Università di Malta per offrire un programma di Master in Spiritualità e Accompagnamento Spirituale. Gli studenti iscritti a questo programma hanno la possibilità di scegliere di specializzarsi in spiritualità Carmelitana.

Mercoledì, 31 Marzo 2021 12:32

Scuole Carmelitane

I Carmelitani si impegnano a favore dell'educazione dei bambini e dei giovani adulti in varie parti del mondo attraverso scuole di livello primario e secondario. In alcuni luoghi queste sono spesso chiamate scuole elementari, medie e superiori, ed esse si adattano alle esigenze educative di ogni paese.

Se da una parte tutte le scuole cattoliche condividono una filosofia educativa simile, le scuole Carmelitane si caratterizzano inoltre dalla condivisione dei valori della tradizione Carmelitana attraverso una particolare attenzione alla vita spirituale degli studenti, l'attenzione alla liturgia, la devozione a Maria, la conoscenza delle Scritture e una solida formazione verso l’impegno sociale a favore della pace e della giustizia. Gli studenti sono incoraggiati a diventare cercatori di Dio, in grado di ascoltare la voce sommessa di Dio in mezzo al tuono di questa epoca.

Le scuole Carmelitane tendono ad essere caratterizzate da un'atmosfera familiare e accogliente che riflette l'approccio Carmelitano alla comunità. In collaborazione con i genitori, le scuole Carmelitane facilitano uno sviluppo olistico (spirituale, accademico, sociale, fisico, artistico ed emotivo) di tutti gli studenti.

In breve, le scuole Carmelitane sono centri di apprendimento e comunità di fede, fondate su Gesù Cristo.

Per ulteriori informazioni riguardo le nostre scuole Carmelitane, è possibile consultare il link seguente:

SCUOLE IN AFRICA

Lycée Butembo (Repubblica Democratica del Congo)
Butembo, Repubblica Democratica del Congo
Aperta dal: 1998

École Primaire Carmel (Repubblica Democratica del Congo)
Bunia, Repubblica Democratica del Congo
Aperta dal: 2007

Collège Saint Élie (Repubblica Democratica del Congo)
Mahagi, Repubblica Democratica del Congo
Aperta dal: 2007

Kriste Mambo (Zimbabwe)
Rusape, Zimbabwe
www.kristemambo.co.zw
Aperta dal: 1964

SCUOLE IN AMERICA

Nossa Senhora do Carmo (Brasile)
Paranavaí, Paraná, Brasile
www.colegioparoquial.com.br
Aperta dal: 1952

Escola Maria Montessori (Brasile)
Brasilia, Brasile
www.escolamontessori.com.br
Aperta dal: 1970

Nuestra Señora del Carmen (Perù)
Lima, Perù
www.carmelitas.edu.pe
Aperta dal: 1956

Nuestro Salvador (Perù)
Lima, Perù
www.facebook.com/nuestrosalvadorofficial
Aperta dal: 1967

Mount Carmel High School (USA)
Chicago, IL, U.S.A.
www.mchs.org
Aperta dal: 1900

Salpointe Catholic High School (USA)
Tucson, AZ, U.S.A.
www.salpointe.org
Aperta dal: 1950

Carmel Catholic High School (USA)
Mundelein, IL, U.S.A.
www.carmelhs.org
Aperta dal: 1962

Crespi Carmelite High School (USA)
Los Angeles, CA, U.S.A.
www.crespi.org
Aperta dal: 1959

Joliet Catholic Academy (USA)
Joleit, IL, U.S.A.
www.jca-online.org
Aperta dal: 1933

SCUOLE IN ASIA, AUSTRALIA, OCEANIA

Mount Carmel High School (India)
Kosigi, Kurnool, Andhra Pradesh, India
http://mountcarmelschool.in/
Aperta dal: 2001

Santo Albertus (Indonesia)
Malang, Indonesia
www.st-albertus.sch.id
Aperta dal: 1936

Santo Paulus (Indonesia)
Djember, Indonesia
www.saintpauljember.sch.id
Aperta dal: 1951

Smak Alvarez Paga (Indonesia)
Paga-Flores , Indonesia
www.smakalv.sch.id
Aperta dal: 1956

Mount Carmel College (Filippine)
Escalante City, Filippine
https://mountcarmelcollege.edu.ph/
Aperta dal: 1961

Mount Carmel College (Filippine)
San Francisco, A.S., Filippine
Aperta dal: 1957

Mount Carmel High School (Filippine)
Rosario, A.S., Filippine
https://www.facebook.com/mchsrosario1968/
Aperta dal: 1968

Mount Carmel College (Scuola Superiore P. Urios) (Filippine)
Prosperidad, A.S., Filippine
https://www.facebook.com

Whitefriars College (Australia)
Melbourne, Australia
www.whitefriars.vic.edu.au
Aperta dal: 1961

SCUOLE IN EUROPA

Terenure College (Irlanda)
Dublino, Irlanda
www.terenurecollege.ie
Aperta dal: 1860

Saint Elias College (Malta)
Saint Venera, Malta
http://steliascollege.edu.mt/
Aperta dal: 1944

Virgen del Carmen (Spagna)
Onda, Castellón, Spagna
http://www.carmelitasonda.org/

Virgen del Carmen (Spagna)
Villarreal, Castellón, Spagna
www.carmelitasvillarreal.org

Nuestra Señora del Carmen (Spagna)
Antequera, Málaga, Spagna
www.colegiocarmelitas.net
Aperta dal: 1939-40

San José de Begoña (Spagna)
Madrid, Spagna
www.sanjosedebegona.es
Aperta dal: 1968

Santa María del Carmen (Spagna)
Madrid, Spagna
http://www.colegiosantamariadelcarmen.es
Aperta dal: 1966

Mare de Déu del Carme (Spagna)
Terrassa, Spagna
www.Carmelitans.org
Aperta dal: 1942

Mercoledì, 31 Marzo 2021 11:58

Giustizia, Pace e Integrità del Creato

‘Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato da bere;
ero forestiero e mi avete ospitato, 
nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato,
carcerato e siete venuti a trovarmi’.
Matteo 25,35-36

I Carmelitani sono chiamati a vivere una vita in ossequio a Gesù Cristo. Questa vita è vissuta in un atteggiamento contemplativo che si esercita in una vita di preghiera, fraternità e servizio in mezzo al popolo. Quando è vissuta autenticamente, la nostra vita contemplativa permette ai Carmelitani di entrare nella vita delle persone e di condividere le loro gioie e speranze, i loro dolori e le loro angosce.

Purtroppo, il mondo è pieno di ingiustizie. I Carmelitani hanno il dovere di aiutare a comprendere le cause di queste ingiustizie, di essere solidali con le sofferenze di coloro che sono emarginati e di partecipare alla loro lotta per la giustizia e la pace. Non possiamo essere sordi di fronte al grido degli oppressi che invocano giustizia. I Carmelitani considerano il Vangelo come la buona novella, dove Gesù Cristo è il liberatore da tutte le forme di oppressione.

La nostra ispirazione eliana, fondamento del nostro carisma profetico, ci invita a rifare oggi con i minores il cammino che il profeta percorse al suo tempo; cammino di giustizia, contro le false ideologie per un’esperienza concreta del vero Dio; cammino della solidarietà, difendendo e mettendosi dalla parte delle vittime dell’ingiustizia; cammino della mistica, lottando per ridare ai poveri la fiducia in se stessi attraverso una rinnovata presa di coscienza che Dio è dalla loro parte.  Non possiamo dimenticare che «amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno»; dunque, il nostro impegno per la giustizia favorirà anche la costruzione di un mondo pacificato (cfr. 1 Re 21).

Da Maria impariamo a rileggere gli eventi della storia quotidiana e universale confrontandoli con la Parola di Dio (cfr. Lc 2,19.51)  e lasciandoci guidare dallo Spirito per metterci a servizio di chi ha bisogno (cfr. Lc 1,39.56; Gv 2,1-10.)

I Carmelitani riconoscono che tutti abbiamo una responsabilità comune nei confronti del prossimo e del mondo intero. Il creato ci è stato affidato per prendercene cura con amore (cfe. Gen 2,15), e siamo chiamati a promuovere il benessere di tutto il creato e dell'ambiente in cui viviamo. Le grandi problematiche della cura dell'integrità del creato, dei disastri ambientali causati dall'incuria o dalla sete incontrollata di profitto, così come le ricorrenti tragedie dovute a catastrofi naturali, tutto ciò richiede la nostra attenzione e ci spinge a cercare e mettere in atto risposte adeguate.

I Carmelitani vogliono quindi sviluppare una consapevolezza della cura per la nostra casa comune, al fine di promuovere nuove convinzioni, atteggiamenti e stili di vita che portino allo sviluppo di un'ecologia integrale.

Come conseguenza dell'impegno del Carmelo per la giustizia, la pace e l'integrità del creato, i Carmelitani sono stati riconosciuti come Organizzazione Non Governativa (ONG) presso le Nazioni Unite. La ONG Carmelitana è un progetto dei membri della Famiglia Carmelitana di tutto il mondo. Le sue quattro aree di maggiore interesse sono: 1) sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico; 2) diritti umani; 3) libertà di religione; 4) istruzione. Essa collabora con molte ONG delle Nazioni Unite, essendo parte della Commissione economica e sociale (ECOSOC) dal 2009.

ONG carmelitane

ONG carmelitanaCarmelite NGO Logo

Oltre alla nostra presenza presso le Nazioni Unite, i Carmelitani hanno costituito altre organizzazioni che si impegnano nelle questioni di giustizia, pace e integrità del creato in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni: http://carmelitengo.org

 

ONG carmelitana indonesianaCarmelite NGO Logo

Il 15 ottobre 2012, la ONG carmelitana indonesiana è stata legalmente registrata come istituzione formale secondo il sistema legale indonesiano. Da quel momento la ONG ha assunto il nuovo nome di Perkumpulan Darma Laksana. Perkumpulan" è una parola indonesiana che significa associazione, mentre "Darma Laksana" è il nome. Darma" è un'antica parola giavanese che significa "servizio/vocazione" e "Laksana" è una parola giavanese che significa "giustizia/bontà". Non usiamo parole che si riferiscono al cattolico o al Carmelo nel nome per renderlo più generale. Per ulteriori informazioni: http://carmelitengo.id

Carmelite NGO Logo
Karit, Solidarios por la Paz

Karit, Solidarios por la Paz è riconosciuta come Ente spagnolo di Pubblica Utilità dal 30 settembre 2008.
Siamo iscritti nel Registro delle ONG dell'Agenzia spagnola per la cooperazione internazionale (AECID) del Ministero degli Affari Esteri spagnolo dal 27 maggio 2009. 

Per ulteriori informazioni: https://www.karitsolidarios.es/

 

 

Mercoledì, 31 Marzo 2021 10:50

Parrocchie

I Carmelitani svolgono varie forme di apostolato e di servizio richiesto dalla Chiesa. Pur essendo membri di un Ordine internazionale, i Carmelitani lavorano solitamente nell’ambito della Chiesa locale e si inseriscono nel piano pastorale di una diocesi. A volte, l’Ordine assume la responsabilità di un servizio parrocchiale da parte della diocesi.

Dal punto di vista giuridico, spesso è detta parrocchia una comunità di fedeli cristiani formalmente costituiti in una chiesa particolare, la cui cura è affidata a un sacerdote sotto la giurisdizione di un vescovo diocesano.

L’accettazione di parrocchie da parte dei Carmelitani risale al XIII secolo (così a Ferrara, Bologna e Roma). Pur seguendo il piano pastorale diocesano, i Carmelitani apportano il loro contributo carismatico alle parrocchie loro affidate. È inevitabile che un parrocchia carmelitana abbia un tratto diverso dalle altre parrocchie. Infatti, offriamo ai parrocchiani interessati la spiritualità propria del Carmelo e, data la presenza di ministri carmelitani, l’approccio di una nostra parrocchia si distinguerà dagli altri.

In una parrocchia affidata alle cure dell’Ordine Carmelitano a lungo termine ci può aspettare di trovare un amore e una attenzione particolare per l’Eucarestia e le Scritture, una devozione a Maria, Madre di Dio, così come una accoglienza e un accompagnamento delle persone genuini e rispettosi del cammino spirituale di tutti e di ciascuno. Questo approccio pastorale sarà caratterizzato da un forte spirito collaborativo.

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