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Giovedì, 17 Novembre 2022 09:51

Lettera del Priore generale per la GMG 2023

Tra meno di 300 giorni migliaia di giovani provenienti dai quattro angoli del mondo si riuniranno a Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù 2023.

L'invito è aperto a unirsi per cantare e celebrare in un' unica voce dal 1 al 6 agosto 2023.

“Maria si alzò e se ne andò in fretta” (Lc 1,39) è la citazione biblica scelta da Papa Francesco come motto della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà per la prima volta nella capitale Lisbona, in Portogallo.

In occasione della GMG 2023, Míċeál O'Neill, Priore Generale dell'Ordine, rivolge un messaggio ai giovani e ai carmelitani che lavorano con loro per incoraggiarli a partecipare alle celebrazioni.

Nelle parole di P. Míċeál la GMG "ha dimostrato di essere un evento in cui i giovani trovano ispirazione, compagnia e nutrimento per la loro vita".

pdf Leggi la lettera qui (116 KB)

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Martedì, 26 Luglio 2022 10:37

Il Priore Generale visita la comunità di Mesagne

Nell’anno che ha visto la comunità parrocchiale celebrare il V Centenario della presenza dei Carmelitani a Mesagne, nonché l’inaugurazione della Casa “Beata Maria Teresa Scrilli” delle Suore dell’Istituto di Nostra Signora del Carmelo, la Basilica pontificia minore del Carmine  di Mesagne ha accolto, in occasione dell’inizio della Novena in preparazione alla festa patronale, il Priore Generale dell’Ordine dei Carmelitani, l’irlandese Padre Míċeál O’Neill, che nel corso della sua permanenza ha incontrato il vescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, Sua Eccellenza Mons. Domenico Caliandro, e il sindaco di Mesagne Toni Matarrelli.  Padre O’Neill ha presieduto le Celebrazioni Eucaristiche dei primi due giorni, mercoledì 6 e giovedì 7 luglio.

In particolare, nella serata del 6 luglio, alla presenza dei membri del Comitato tecnico-scientifico promotore delle periodiche sessioni di studio a carattere storico, sociale e culturale degli scorsi mesi e in comunione con tutti i sacerdoti della città mesagnese, invitati all’evento, la parrocchia è stata coinvolta nella festa di accoglienza del Generale, animata – dalle 21,30 in poi – dalla presenza del soprano M° Chiara Marangio e del pianista M° Damiano Tamburrino.

Nella mattina del 7 luglio, presso Palazzo Celestini, sede del Comune di Mesagne, il Priore Generale si è recato presso la parrocchia della Vergine SS. del Carmelo in occasione dell’inizio della Novena in preparazione alla festa patronale, e ha incontrato il sindaco della città mesagnese, Toni Matarrelli e il presidente del consiglio comunale, Omar Ture.

Padre O’Neill era accompagnato dal parroco, Padre Enrico Ronzini, e da Padre Cosimo Pagliara, Priore provinciale della Provincia Napoletana, alla quale la basilica mesagnese appartiene.

Matarrelli, che ha definito la visita del Generale “un grande onore per Mesagne e per la parrocchia nella quale sono cresciuto”, ha espresso parole di apprezzamento e ringraziamento per la presenza operosa dei Carmelitani a Mesagne sin dal 1521, omaggiando il Priore Generale con una copia della “Messapografia” dello storico Diego Ferdinando (a cura di Domenico Urgesi e Francesco Scalera) e del volume “Still Appia” (libro fotografico che cattura immagini della Regina Viarum tra Roma e Brindisi), cui ha aggiunto l’annullo filatelico della cartolina raffigurante la città di Mesagne in occasione del trentennale dell’istituzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza.

A sua volta, i Carmelitani hanno fatto dono all’amministrazione comunale delle ultime pubblicazioni edite dalla Provincia Napoletana, ricordando in particolar modo la figura di San Tito Brandsma, sacerdote, teologo e giornalista carmelitano giustiziato nel campo di concentramento di Dachau per essersi opposto alla propaganda nazionalsocialista.

Il Priore Generale, dopo la celebrazione eucaristica della sera (seguita dal concerto dell’arpista di fama internazionale Claudia Lamanna), in tarda serata visitò Mesagne accompagnato da una guida messa a disposizione dall’amministrazione comunale.

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Lettera congiunta OCARM-OCD per l'Anno di Preghiera e la Solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

JointLetterWeb1

"In Maria un'albra di speranza: in Maria il nostro modo di pregare"

Una lettera congiunta dei due superiori generali, Míċeál O'Neill, O. Carm., e Miguel Márquez Calle, OCD, viene rilasciata in occasione della solennità di Nostra Signora del Monte Carmelo del 2024, che coincide con l'Anno di preghiera indetto da Papa Francesco per segnare un tempo di preparazione all'Anno giubilare del 2025.

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Messaggio video in occasione della Solennità di Nostra Signora del Monte Carmelo, 16 luglio 2024, di P. Míċeál O'Neill, O. Carm, Priore Generale dell'Ordine

Pior General Web

Care sorelle e fratelli della Famiglia Carmelitana in tutto il mondo, 

La celebrazione della solennità della Madonna del Carmelo coincide quest'anno con l'Anno di preghiera, indetto da Papa Francesco come momento di preparazione alla celebrazione del Giubileo del 2025. Il desiderio del Santo Padre è che ci sia una “sinfonia di preghiera” in tutto il mondo. Il suo insegnamento sulla preghiera è un invito alla famiglia carmelitana a fare la sua parte nella preghiera e nell'aiutare gli altri a pregare. 

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Guarda su YouTube

 

IN SOLLEMNITATE B.V. MARIAE DE MONTE CARMELO

OLMC.BurggeWeb1

Flos Carmeli, vitis florigera,
splendor caeli, Virgo puerpera singularis.
Mater mitis, sed viri nescia,
Carmelitis esto propitia,
stella maris.

MÍCEÁL PRIOR GENERALIS
DOMUSQUE GENERALIS COMMUNITAS

16.VII.2024 


La diocesi di Malaga intervista il priore generale carmelitano per celebrare la devozione a Nostra Signora del Monte Carmelo nel mese di luglio

Virgen del Carmen de Marbella Web 3

Il numero di luglio della rivista della diocesi di Malaga (Spagna) è stato dedicato a Nostra Signora del Monte Carmelo. Poiché il 16 luglio è il giorno della festa, diversi articoli si sono concentrati sulla devozione del popolo e su come si celebra la festa che segna il calendario estivo cristiano. La copertina della rivista mostra l'immagine di Nostra Signora del Monte Carmelo, patrona di Marbella.

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Grandi avvenimenti della storia accaduti il 16 luglio

Virgen del Carmen de Marbella Web 3

In occasione della solennità di Nostra Signora del Monte Carmelo, possiamo ripercorrere alcuni grandi eventi della storia che hanno avuto luogo il 16 luglio.

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Ci piacerebbe sapere come vengono celebrate le feste nelle proprie comunità locali o nei propri ministeri. Se volete inviare un breve racconto e delle foto, contattate l'Ufficio comunicazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Martedì, 12 Luglio 2022 12:08

Videomessaggio alla Famiglia Carmelitana

Videomessaggio alla Famiglia Carmelitana per la Festa di Nostra Signora del Monte Carmelo

Suore e Fratelli nel Carmelo,

Vorrei augurare a tutti i Carmelitani una celebrazione molto gioiosa e proficua della Solennità della Madonna del Carmine, 2022. Il nostro spirito si è alleggerito per la sensazione che potremo festeggiare a pieno quest'anno perché il timore del Coronavirus non è più quello che era.

La gioia che proviamo quest'anno viene anche dalla canonizzazione del Santo Titus Brandsma che abbiamo celebrato appena due mesi fa, quando i Carmelitani e le Carmelitane da varie parti del mondo si sono radunati a Roma mentre molti altri hanno seguito il grande avvenimento attraverso i social media. Il buon sentimento generato da quell'evento rimarrà con noi per molto tempo, mentre accogliamo la sua eredità e la offriamo al mondo come una meravigliosa espressione di ciò che significa essere un vero seguace di Cristo nella tradizione carmelitana.
 
Nonostante tutte le cose buone che stanno accadendo, nel nostro mondo non tutto va come potremmo desiderare. Conviviamo ancora con la minaccia della guerra e della violenza in molte parti del mondo perché c'è ancora in questo mondo l'idea che il ricorso alle armi sia un modo legittimo per raggiungere i propri obiettivi. C'è ancora spazio per le armi nel nostro modo di pensare e di comportarci.

Noi pero veniamo da una cultura diversa, quella che San Tito Brandsma ha rappresentato e per cui ha sofferto nella sua vita. È la cultura della pace e del perdono.

È la cultura che dice che siamo tutti fratelli e sorelle e ch’è impensabile usare le armi l’uno contro l’altro.  Attraverso questa cultura dobbiamo trovare il modo di usare il potere dell'amore e della verità per superare tutte le nostre difficoltà. Una delle espressioni di questa cultura l'abbiamo vista nell'accoglienza data da diverse comunità Carmelitane, maschili e femminili, ai profughi del conflitto in Ukraina, motivo per cui rendiamo grazie.

Prego con tutti i Carmelitani quest'anno affinché mentre riflettiamo su ciò che significa per noi il Monte Santo, possiamo sapere cosa significa indossare l'armatura di Dio (Regola 21) e rispondere alla demanda di trasformare le nostre spade in vomeri e le nostre lance in falci. (Is 2).

Pace, gioia e felicità a tutti voi.

Míċeál O’Neill, O. Carm

Priore Generale

Cliccare qui per guardare il video su YouTube

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Lunedì, 11 Luglio 2022 14:12

Lettera alla Famiglia Carmelitana

Lettera alla Famiglia Carmelitana per la Festa di Nostra Signora del Monte Carmelo 2022

Fratelli e sorelle della Famiglia carmelitana,

con l'avvicinarsi della solennità di Nostra Signora del Monte Carmelo, ci troviamo in un clima di festa. Vogliamo celebrare e ringraziare Dio per tutto ciò che la Madonna del Carmine rappresenta per noi. In particolare, vogliamo ringraziare Dio e la Madonna perché la paura che avevamo per Covid-19 in questo periodo dell'anno scorso è diminuita e la vita per molti sta tornando a essere normale. Allo stesso tempo, continuiamo a pregare per la protezione della Madonna su di noi e sul mondo.

Questo anno per noi è stato benedetto con la canonizzazione di San Tito Brandsma. Chi potrà mai dimenticare quei giorni di gioia e felicità a Roma e quel momento in Piazza San Pietro quando, insieme ad altri nove discepoli di Cristo, il nostro fratello Tito è stato dichiarato santo? 

Purtroppo, quest'anno è stato segnato anche dall'invasione dell'Ucraina da parte delle forze russe, che si aggiunge ai tanti altri mali che causano tanta sofferenza a persone innocenti in tutto il mondo. Pensiamo ai tanti rifugiati, ai senza tetto che vivono nei campi profughi, molti dei quali sono donne e bambini. Nel frattempo gli uomini continuano a essere costretti a combattere in armi non desiderate.

La celebrazione di Nostra Signora del Monte Carmelo, l'esempio e l'ispirazione di San Tito Brandsma ci invitano quest'anno a riflettere sul dono del Carmelo, attraverso l'esperienza del nostro nuovo santo. Possiamo vedere ciò che il Carmelo ci offre come la motivazione più profonda per l'opera di pace. Possiamo contemplare e fare nostro il desiderio di Dio per la pace e per la piena dignità della persona umana.

Mentre Maria si trovava ai piedi della croce, insieme a Giovanni, il discepolo amato, e alle altre donne, Gesù ha creato in quel momento un nuovo tipo di famiglia umana, costruita non sui legami di sangue, ma sulla realtà di persone che si prendono cura l'una dell'altra. Ora è il figlio che accoglie la madre nella sua casa. Le cose sono cambiate. Il sogno e il progetto sono che i figli e le figlie vengano al mondo e, crescendo, diventino capaci di prendersi cura di tutto ciò che esiste prima di loro per trasmetterlo ai figli e alle figlie che verranno dopo di loro.

Sia il Corona virus che l'accoglienza riservata ai rifugiati dal conflitto in Ucraina ci hanno dato in molti casi nuovi esempi di come le persone si prendano cura l'una dell'altra, soprattutto in tempi di profonda sofferenza. Osservando le precauzioni nei confronti del Corona virus, sapevamo che stavamo proteggendo noi stessi e gli altri. Accettando le restrizioni sui contatti sociali, lo abbiamo fatto per contribuire a fermare la diffusione del virus, cosa che ora, grazie a Dio, sembra essere a portata di mano. Poi il flusso di rifugiati dal conflitto in Ucraina è arrivato alle nostre porte. In tutta Europa c'è stata un'accoglienza che ha sorpreso anche noi stessi. Governi e singoli cittadini hanno aperto i loro uffici e le loro case per accogliere persone che si sono trovate in un istante a dover lasciare le loro case e i loro beni per cercare rifugio da un violento attacco sceso dal cielo.  

Il Monte Carmelo rappresenta per noi il luogo dell'incontro mistico e fraterno, dove i membri giungevano a una conoscenza più profonda di Dio e degli altri attraverso tutto ciò che facevano con la loro vita di solitudine e con il loro riunirsi, meditando giorno e notte sulla legge del Signore. Questa è anche la nostra strada. Sotto il patrocinio della Beata Vergine Maria, in fedeltà a Gesù Cristo, attraverso la nostra solitudine e il nostro incontro costruiamo una cultura di pace tra di noi e così facciamo nascere una Parola di Pace per il mondo.

Ogni settimana, nella Liturgia delle Ore, ripetiamo il cantico di Isaia, che parla del monte della pace.

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli,

Il monte più alto è quello che è più degno di onore. Se avesse una voce, sarebbe quella che ascolteremmo di più. Tra le tante voci che ci dicono cosa dovrebbe accadere nel mondo, rivolgiamo la nostra attenzione alla voce che parla di verità, trasparenza e amore, una voce e una visione che stanno al di sopra di ogni altra visione, in particolare di quelle che si basano sulla preoccupazione di soddisfare gli interessi di pochi, mentre milioni di persone soffrono la fame, sono senza casa, sono fuggite.

e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Il monte è lì per tutti, ma ha bisogno di persone che gli aprano la strada. Qui abbiamo il senso di come ci aiutiamo e ci invitiamo reciprocamente a cercare le vie del Signore, la via più alta, quella che rispetta la piena dignità della persona umana e che ascolta il grido di ogni figlio di Dio.


Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

Il monte Sion e Gerusalemme, la città costruita su un'altura, verso la quale il popolo sale cantando i suoi canti, oggi sono diventati un luogo di conflitto. Essi rimangono, per chi crede, la rappresentazione dell'impegno e della vicinanza di Dio al suo popolo, attraverso un popolo e un luogo scelto. È a Gerusalemme che Dio stabilirà la pace per il suo popolo. "Pace su Gerusalemme". (Sal 122)

Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.

Dove sono oggi i leader che parlano di retto giudizio, che guardano alla sapienza più alta di Dio, per trovare la saggezza che risolverà i conflitti e traccerà la strada che porta alla pace e al benessere per tutti? Il giudizio deve essere basato sulla verità e sulla sapienza. La nostra, viene dalla Parola di Sapienza. La troviamo in Maria e nei santi del Carmelo. È la sapienza con cui siamo in grado di giudicare tutto ciò che accade intorno a noi, e in quel giudizio vediamo l'opera della salvezza, e aggiungiamo il nostro sì e la nostra collaborazione all'opera di Dio. 

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un'altra nazione,
non impareranno più l'arte della guerra.

Non è quello che tutti vorremmo vedere? Nei miei anni in Perù, vedevo i bambini che sfilavano nella piazza del paese nel giorno dell'Indipendenza, con fucili e mitragliatrici giocattolo in mano. A quell'età precoce si insegnava loro a pensare che un'arma di distruzione era più importante di uno strumento di lavoro onesto, una penna, una pala, di ferri da calza, un crocifisso, come modo di difendere la nazione. L'immagine che abbiamo di Tito Brandsma è quella di un portatore di pace, in mezzo ai suoi libri, o con la penna o la pipa in mano, in profonda conversazione con colleghi, compagni carmelitani, studenti. Per lui un giornale era un modo per difendere la verità e la libertà di ogni persona umana.

Tito Brandsma cercava le motivazioni più profonde di tutto ciò che facciamo e speriamo. Vedeva che i carmelitani sono portatori della Parola, proprio come Maria che era portatrice della Parola. Questa Parola è la pace. Coloro che hanno ricevuto questa Parola, e la custodiscono, sono persone che possono portarla per il mondo e farla nascere nel mondo. Nei suoi appunti di ritiro Tito ha suggerito che "da Maria dobbiamo imparare a rimuovere dal nostro cuore tutto ciò che non appartiene a Dio. Da lei possiamo imparare ad aprire i nostri cuori a Dio in modo da renderli pieni della sua grazia. Allora Gesù entrerà, rinascerà in noi e crescerà in noi. Egli diventerà visibile nelle cose che facciamo e vivrà in noi. Quanto meno siamo pieni di Dio, tanto più povera sarà la nostra vita. Con Maria, piena di grazia, vivremo la vita di Dio e troveremo nella nostra unione con il Signore la nostra stessa gloria e salvezza".

I nostri fondatori sul Monte Carmelo concepirono uno stile di vita che era una formula di pace, come risposta alle forze armate che impedivano loro di entrare nella Città Santa, Gerusalemme. Maria era al centro di questo piano di pace. Non avrebbero fatto ricorso al conflitto armato, ma avrebbero indossato l'armatura di Dio.

Cosi come San Tito pregava che un giorno la Germania e i Paesi Bassi avrebbero camminato insieme sulla via della pace, la mia preghiera per tutti noi, mentre ci avviciniamo alla Solennità di Nostra Signora del Monte Carmelo, è che impariamo veramente le vie della pace sin dalla nostra prima infanzia fino alla fine dei nostri giorni e, insieme al profeta, ripeto: "O casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore". Che i carmelitani compiano ovunque la loro vocazione di essere portatori della Parola, e che questa Parola sia veramente la Parola di Pace.

Fraternamente,

Míċeál O’Neill, O.Carm

Priore Generale

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Il Priore Generale dei Carmelitani, Míċéal O'Neill, O. Carm. è stato eletto nel comitato esecutivo dell'Unione dei Superiori Generali (USG). Sarà lui a rappresentare gli ordini mendicanti. P. Míċéal è stato anche selezionato come uno dei membri della cosiddetta Commissione dei Sedici.

Il Comitato esecutivo è responsabile delle decisioni ordinarie dell'Unione e dell'attuazione delle risoluzioni dell'Assemblea. La Commissione dei Sedici è composta da otto religiosi e otto religiose. Essi hanno il compito di dialogare formalmente con la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Associazioni di Vita Apostolica periodicamente.

I membri hanno anche eletto P. Arturo Sosa S.J., per un secondo mandato come presidente dell'USG. I nuovi eletti servono per il periodo 2021-2024.

L'USG è stato creato "per promuovere la vita e la missione dei singoli istituti al servizio della Chiesa, per una più efficace collaborazione tra loro e per un più proficuo scambio con la Santa Sede e la gerarchia". I suoi membri sono i superiori generali degli Istituti religiosi maschili o delle Società di vita apostolica di diritto pontificio. Nella pratica si tratta di un forum volontario per lo scambio di informazioni e l'accompagnamento.

La 96a Assemblea dell'organizzazione si è tenuta dal 24 al 26 novembre 2021, presso la Fraterna Domus, struttura dell'Associazione Volontari del Servizio Sociale Cristiano.

USG Conference 1 450

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Mercoledì, 14 Luglio 2021 10:56

Video Messaggio Festa Madonna del Carmine 2021

P. Míceál O'Neill, O.Carm., Priore Generale, invita tutti i membri della Famiglia Carmelitana a celebrare con gioia e nella preghiera la Festa di Nostra Signora del Monte Carmelo.

Guarda

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Mercoledì, 23 Dicembre 2020 04:49

Un messaggio per Natale

Buon Natale a tutti. E arrivato il momento per augurare a Frati Carmelitani, Monache Carmelitane, Religiose Carmelitane, religiosi carmelitani della vita apostolica, laiche e laici Carmelitani in tutto il mondo, a nome mio, e a nome del Consiglio Generale dei frati, un Buon Natale, e un Felice Anno Nuovo.

Le circostanze cambiano, ma il messaggio di Natale non cambia mai. “Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. E il messaggio che ogni anno rinnova le nostre anime e i nostri spiriti. Gesù è venuto come salvatore e fratello di tutti. Il Natale quest’anno, 2020, ci trova più poveri, più malati, più impauriti, ma anche più forti e incoraggiati da quello che abbiamo visto della vera bontà delle persone che ogni giorno sacrificano la propria vita per il bene degli altri nelle circostanze cosi difficili causate dal Coronavirus. E non è tutto. Da una parte assistiamo sempre di piu alle morti violenti, morti nel mare, morti per la criminalità, morti per la fame o per la guerra, ma dall’altra parte c’e la testimonianza di coloro che salvano la vita, rispettano la vita, fanno di tutto perché la vita sia vissuta in forma piena e degna da tutti. Diamoci il regalo quest'anno di un Natale più semplice, più puro, piu evangelica, piu nutrita di preghiera, più sensibile ai bisogni degli altri: dei poveri, dei malati, dei migranti, di coloro che non hanno una casa né per sé stessi né per la loro famiglia. Affidiamoci gli uni gli altri e l'umanità intera all’amore tenero di Maria e di Giuseppe al momento di accogliere il dono di Gesù, Dio fatto uomo che ci unisce in una sola famiglia, con una sola voce che con gli angeli canta, “Gloria a Dio nell'alto dei ciel e pace in terra tra tutti quelli e tutte quelle che il Signore ama”. Il Dio della pace, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, in questi giorni santi, dia a ciascuno e ciascuna l’abbondanza della sua pace e della sua gioia. Amen.

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Martedì, 08 Dicembre 2020 04:07

Il Patrocinio di San Giuseppe sul Carmelo

Lettera dei Superiori Generali O.Carm. e O.C.D. alla famiglia carmelitana nella ricorrenza del 150esimo anniversario della proclamazione del patrocinio di san Giuseppe sulla Chiesa universale.

La festa di san Giuseppe di quest’anno 2020 l’abbiamo celebrata nel pieno di una pandemia, che ci ha costretti a restare chiusi nelle nostre case. Ma proprio in questi momenti abbiamo sentito ancora più forte il bisogno di rivolgerci a quell’uomo giusto e fedele, che ha conosciuto la fatica, l’esilio, la preoccupazione per il domani, senza perdersi d’animo, continuando a credere e a sperare in Dio, che gli aveva affidato una missione unica: custodire Gesù e Maria, la famiglia di Nazareth, il germoglio della nuova famiglia che Dio donava al mondo. Papa Francesco, nell’omelia a Santa Marta, ci ha ricordato le qualità di san Giuseppe: l’uomo della concretezza, capace di svolgere il suo mestiere con precisione e professionalità, ma al tempo stesso l’uomo che entra nel mistero di Dio, al di là della sua conoscenza e del suo controllo, di fronte al quale si prostra in adorazione.

Scarica qui sotto:

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Mercoledì, 02 Dicembre 2020 14:28

Priori Generali precedenti

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