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Displaying items by tag: Calendar of Feasts and Memorials

Lunedì, 17 Luglio 2023 06:52

B. Teresa di Sant’Agostino e compagne (OCD)

17 Luglio Memoria facoltativa

Sono una comunità di sedici monache Carmelitane scalze del monastero dell’Incarnazione di Compiègne in Francia. Quando iniziò il Terrore durante la Rivoluzione Francese, esse si offrirono come vittime sacrificali per impetrare da Dio la pace per la Chiesa e per il loro paese.

Arrestate e imprigionate il 24 giugno 1794, continuarono a condividere la gioia e la fede con gli altri. Condannate a morte per la loro lealtà alla Chiesa, ai voti religiosi e alla devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, vennero ghigliottinate a Parigi il 17 luglio 1794 mentre cantavano inni e dopo aver rinnovato i loro voti nelle mani della priora, Teresa di S. Agostino. Furono beatificate da san Pio X il 13 maggio 1906.

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 Immagini:
1. Targa al cimitero di Picpus dedicata ai martiri di Compiègne. Da Wikimedia Commons / Mu - Own work, CC BY-SA 3.0
2. Vetrata dedicata alle carmelitane di Compiègne della Nostra Signora del Monte Carmelo di Norfolk (Regno Unito). Di John Salmon, CC BY-SA 2.0.
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Venerdì, 14 Luglio 2023 06:58

Videomessaggio alla Famiglia Carmelitana

Videomessaggio per la Solennità di Nostra Signora del Monte Carmelo, 16 luglio 2023, da Míċeál O’Neill, O. Carm, Priore Generale dell'Ordine

Guarda qui il video sul nostro canale YouTube
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Novena della Provincia di Australia e Timor Est

La Provincia di Australia e Timor Est ha messo a disposizione nove giorni di intenzioni di preghiera che saranno disponibili online per tutto l'anno. Le intenzioni di preghiera sono rivolte ai bisogni delle persone in tutto il mondo.

Accedere alla Novena qui

Riflessioni settimanali della Provincia Britannica

A partire dal 10 luglio, la Provincia Britannica pubblicherà una riflessione settimanale sulla spiritualità carmelitana, incentrata su diversi aspetti del nostro stile di vita e del nostro carisma. La prima riflessione è su Nostra Signora del Monte Carmelo.

Accedere alle Riflessioni qui

Distribuzione di biglietti di preghiera per la festa di Nostra Signora del Monte Carmelo in tutto il Salvador   

              Ogni anno i Carmelitani distribuiscono biglietti di preghiera per Nostra Signora del Monte Carmelo in tutto il Paese di El Salvador. Il 1° e il 2 luglio sono stati tracciati sette itinerari che cinque squadre hanno dovuto percorrere. Le squadre, composte da quattro carmelitani, sono partite sia dalla Casa di Formazione Centro Xiberta che dalla Casa di Formazione Sant'Alberto de Jerusalem. Due degli itinerari erano destinati specificamente a località con JUCAR (Gruppi giovanili carmelitani). Altri itinerari hanno visitato una decina di parrocchie ogni giorno. In ogni luogo sono stati lasciati dei biglietti da distribuire ai parrocchiani per celebrare la festa.

            "La presenza autentica di Nostra Signora del Monte Carmelo è sempre un'occasione di gioia, di fraternità e di condivisione con la comunità", ha detto Juan Carlos Meléndez, che ha fatto la professione lo scorso gennaio. Noé Marcelo Girón, anch'egli professo nel gennaio 2023, ha aggiunto: "Celebrare la festa di Nostra Signora del Monte Carmelo è il modo migliore per portare a compimento l'amore che abbiamo".

L'interessante storia di una statua di Nostra Signora del Monte Carmelo a Huelva, in Spagna

            La storia della bellissima statua di Nostra Signora del Monte Carmelo del XVI secolo conservata nella chiesa carmelitana di Huelva, in Spagna. L'opera, anonima, appartiene alla scuola d'arte di Siviglia. La Madonna tiene in mano uno scapolare contenuto in un reliquiario d'argento, come quello indossato da San Giovanni Paolo II.

Guardare il video qui

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Ci piacerebbe sapere come altri celebrano la festa nelle loro comunità locali o nei loro ministeri. Se volete contribuire siete pregati di inviare un breve testo e delle foto all'Ufficio comunicazioni (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
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Il 16 luglio unisce persone di tutto il mondo nella celebrazione e nel ringraziamento per il dono del nostro amore per Maria, la Madre di Dio, sotto il titolo della Beatissima Vergine Maria del Monte Carmelo.

Nella nostra tradizione riconosciamo Maria come Madre e Sorella. Sotto entrambi questi titoli vorrei riflettere quest'anno con voi sul mondo in cui viviamo, quel mondo che Dio ama e ha sempre amato, tanto da mandarvi il suo unico figlio come Salvatore.

Ora quel mondo soffre, la stessa terra soffre, e gente in tutte le parti del mondo vivono ogni giorno senza alcuna sicurezza o speranza nel futuro. Le loro condizioni sono determinate non dalla buona o cattiva sorte, non dalla loro volontà o mancanza di volontà di lavorare ed essere responsabili, ma da condizioni che sono determinate dalle politiche sociali ed economiche di quelli che hanno il potere e dall'avidità e dall'avarizia di coloro che hanno utilizzato i loro talenti per guadagnare sempre di più per se stessi e per i loro circoli immediati senza avere nessuna considerazione per le persone al di fuori di quei circoli.

Questo è il nostro mondo com'è oggi, o meglio, questa è soltanto una dimensione del mondo com'è oggi. L'altra dimensione è quella in cui vediamo tanti individui e tante organizzazioni che lavorano per costruire un mondo di giustizia e di uguaglianza. Queste persone sono tante e provengono da diverse scuole di formazione, da religioni diverse e non, persone che hanno il senso dell'uguaglianza e che agiscono con giustizia nella propria vita e chiedono giustizia alle nostre istituzioni e governi. Noi carmelitani ci siamo. Siamo lì per la nostra vocazione carmelitana che ci insegna i valori per i quali Gesù ha dato la sua vita e che Maria ed Elia e i nostri santi carmelitani hanno esemplificato nella loro apertura a Dio e nel loro amore per i loro fratelli e sorelle che vivono nel mondo.

L’anima mia magnifica il Signore  Lc 1,46

Nessuno vive da solo. La nostra vita è fatta di relazioni e viviamo in una casa comune che deve essere pienamente casa per tutti. Per questo, in tutto ciò che facciamo, cerchiamo di costruire e mantenere un buon rapporto con Dio, con il prossimo, con la famiglia, con tutti gli altri esseri umani e con la terra stessa. Le buone relazioni sono quelle in cui i partecipanti crescono e raggiungono la maturità. Persino, Dio “cresce” se è vero che la gloria di Dio è la persona umana in piena maturità. Anche la terra cresce, quando il piano di Dio si compie in lei. Le relazioni buone promuovono la giustizia, mentre quelle mal formate creano le ingiustizie. Bisogna lavorare molto per costruire le relazioni giuste per vivere in modo rispettoso della dignità di ogni persona umana come figlio o figlia di Dio creato e creata a sua immagine e somiglianza.

Nel Carmelo, onoriamo la Madonna come la Signora del Luogo. Abbiamo capito che il Carmelo è un luogo di bellezza, un giardino pieno di bei fiori, odori piacevoli, colori gioiosi e costante crescita e armonia. Maria è la Signora di quel luogo, reso santo e bello dalla vita delle persone che vivono in quel luogo sotto il manto di Maria. Così come i carmelitani sono chiamati a una vita di preghiera, sono chiamati a dedicare la loro vita alla conservazione del luogo che appartiene a Maria.

Se guardiamo in giro per il mondo possiamo vedere dove i carmelitani e le carmelitane realizzano quella vocazione. È presente in tutto ciò che facciamo. È lì nella vita delle nostre monache di clausura, nei loro monasteri, nella vita delle suore carmelitane che lavorano con i malati, o nelle scuole, o semplicemente accompagnano le persone, è lì nella vita dei laici che vivono una vita onesta e impegnata e fanno del loro meglio per creare ambienti in cui loro e altri possano vivere in dignità e amicizia, è presente nella vita dei frati nelle loro comunità, parrocchie, scuole, cappellania carceraria, cura dei malati, accompagnamento spirituale e l'elenco continua. È vero che a volte continuiamo a lavorare senza una grande consapevolezza del bene che stiamo facendo e della differenza che c’è tra il nostro mondo e il mondo degli avidi, degli spietati e degli indifferenti. Ma la differenza c'è ed è motivata dalla nostra preghiera e dalla nostra vita in comunità.

Questa ricerca di giustizia si vede anche nel lavoro delle persone ai margini. In molti casi i carmelitani in varie parti del mondo si sono dedicati in modo particolare a chi è senza casa, a chi è intrappolate nella tirannia della dipendenza da sostanze chimica, o nella rete della tratta di persone umane, a chi non ha accesso all’educazione o ai servizi sanitari e ha bisogno dell’aiuto di chi ama con un amore evangelico.  La nostra storia ci parla di un impegno costante per i poveri. In quel luogo che Maria custodisce, i poveri hanno un posto d'onore. In quel luogo i poveri ci insegnano a conservare la speranza quando c'è ben poco segno di speranza se non la nostra fiducia in Dio e la nostra fiducia nelle persone. È straordinario che essendo stati trattati così male dalla gente i poveri continuino a sperare nelle persone. Il mondo dei poveri, il luogo che è di Maria, è un luogo accogliente. I cancelli, le telecamere di sicurezza, i cani da guardia sono stati rimossi, non c'è nulla da difendere. Questa è anche la nostra povertà, che non abbiamo nulla da difendere, perché Dio è colui che ci difende e noi non siamo chiamati a fare altro che difendere il nome di Dio perché non sia usato per giustificare interessi egoistici, e per difendere l'immagine di Dio che si trova sul volto e nella vita di ogni nostro fratello e sorella.

Se per qualche motivo ci sono carmelitani che vivono in un mondo costruito intorno a loro stessi e alle loro esigenze e idee, un mondo egoista che pretende di essere un mondo religioso, allora la celebrazione della festa di Nostra Signora del Monte Carmelo può essere un momento per riflettere e uscire dal perseguimento dei nostri interessi egoistici. Il Sì di Maria è per tutti un esempio di una persona che ascolta la voce di Dio. Quella voce oggi ci giunge attraverso la Parola, la Chiesa e il mondo, dove il grido dei poveri è più forte che mai, in attesa di una risposta da parte di persone consacrate a vivere nella fedeltà a Gesù Cristo. Oggi Maria, nostra sorella, fa suo quel grido. Piange per i suoi figli e le sue figlie che hanno difficoltà a dire di no a tutte le forme di guerra, al perseguimento di fini egoistici, qualunque sia il costo per gli altri. Piange nel vedere tanto disprezzo per gli anziani, l'offerta di tanti valori malsani ai giovani e tante decisioni arbitrarie sulla vita dei nascituri.

Non possiamo più essere indifferenti all'uso sconsiderato di armi, armi costose, in tutto il mondo. Deve esserci un modo per riconoscere che una pistola non ha altro scopo che ferire o distruggere la vita di un organismo vivente, il più delle volte una persona umana. Non possiamo vedere i talenti di così tanti giovani andare sprecati mentre vivono per strada e in pericolo di trovare la loro strada in bande che per crudeltà e disperazione distruggono la vita dei loro membri e di altri che si mettono sulla loro strada. Non possiamo chiudere il cuore ai bambini che sono costretti a crescere nei campi dei profughi o sulle rive di fiumi prosciugati, senza niente da mangiare e niente da bere e vite che durano solo pochi giorni. Per tutti coloro che hanno il tipo di impegno e sensibilità che è capace di costruire un mondo giusto e pacifico, Laudato si. Sia lodato Dio! Sia lodato Dio che per con la nostra collaborazione continuerà a stendere il suo braccio con forza, per disperdere i superbi di cuore, per rovesciare i potenti dai loro troni e innalzare gli umili, per riempire gli affamati con le cose di Dio e rimandare i ricchi a mani vuote.

Possano questi giorni di festa essere per tutti noi stimolo a fare tutto il possibile, sapendo che se facciamo di più il Signore ci ricompenserà al suo ritorno.

Nostra Signora del Monte Carmelo, prega per noi.

Fraternamente

Míċeál O’Neill, O.Carm

Priore Generale

pdf Leggi il Messaggio qui (78 KB)

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Mercoledì, 12 Luglio 2023 08:07

S. Teresa di Gesù de Los Andes (OCD), Vergine

13 Luglio Memoria facoltativa in America Latina

Juana Fernández Solar nacque il 13 luglio 1900 a Santiago del Cile, da genitori benestanti e piissimi cristiani. Due giorni dopo fu battezzata. L'esempio e gli insegnamenti dei genitori furono la sua prima educazione cristiana. Ricevette il sacramento della Confermazione il 22 ottobre 1909 e la Prima Comunione l'11 settembre 1910.

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Giovedì, 25 Maggio 2023 06:30

Santa Maria Maddalena de' Pazzi, vergine

25 maggio - Festa

Fin dalla fanciullezza dimostrò senso profondo della presenza di Dio, amore ardente all'Eucarestia e forte inclinazione per lo spirito della penitenza.

Ad un'intensa vita spirituale unì la coscienziosa osservanza dei voti religiosi, e condusse una vita nascosta di preghiera ed abnegazione. Fu presa dall' "ansiato desiderio" del rinnovamento della Chiesa: urgenza della riforma ed anelito dell'espansione, offrendosi perchè i "cristi" (i sacerdoti) fossero di nuovo luce del mondo e gli infedeli ritornassero nel grembo della Chiesa.

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Lunedì, 22 Maggio 2023 05:41

Santa Gioacchina de Vedruna, Religiosa

22 Maggio Memoria facoltativa

Nacque il 16 aprile 1783 a Barcellona in Spagna. Sposò nel 1799 Teodoro de Mas, del quale restò vedova nel 1816. Allevò con cura nove figli.

Fu beatificata il 19 maggio 1940 e canonizzata il 12 aprile 1959.

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Lunedì, 15 Maggio 2023 14:22

San Simone Stock, Religioso

16 Maggio Memoria facoltativa (Memoria obbligatoria nella provincia della Gran Bretagna)

Nella breve nota storica per la sua celebrazione liturgica che si trova nell'attuale Proprio della Liturgia dell’Ordine, si legge: "Di origine inglese, visse nel XIII secolo e morì a Bordeaux. Venerato nell'Ordine Carmelitano per la sua eccelsa santità e devozione alla Vergine". Si è cercato così di riassumere la complessa vita del santo.

In effetti, non è facile dire qualcosa su di lui con certezza. Le informazioni provengono da tre tipi di fonti e presentano molte contraddizioni tra loro. Inoltre, non è sempre possibile sapere se si riferiscono alla stessa persona. Per questo si pensa all'esistenza di "due" persone con lo stesso nome di Simone: un priore generale (e in questo caso il suo mandato dovrebbe essere o prima del 1249 o tra gli anni 1253-54 o nel 1257-1266, gli unici spazi disponibili nell'elenco dei priori generali); e un altro uomo, un semplice religioso stimato per la sua santità e devozione alla Madonna. Queste figure sarebbero poi confluite in una sola, attraverso un trasferimento di notizie da un tipo di fonte all'altra, e con la mescolanza di altre notizie non attendibili.

La tradizione dell'Ordine lega il famoso racconto della "visione dello Scapolare" al santo dell'Ordine. Per comprendere i dettagli di questa "visione" - di cui non si sa nulla riguardo al luogo e alla data (anche se tradizionalmente viene collocata nel 1251) - è necessario considerare che il racconto si presenta come un genere letterario comune nel periodo medievale. Il contenuto è simile a quello sviluppato da diversi altri ordini religiosi: La Madonna disse al santo che chi fosse morto piamente indossando lo scapolare non sarebbe andato all'inferno. Si tratta di una verità teologica "rivestita" con la forma tipica degli exempla medievali (un breve racconto incorporato in un sermone per sottolineare una morale o illustrare un punto della dottrina). Il racconto iniziò a diffondersi tra la fine del XIV secolo e l'inizio del secolo successivo, mentre l’episodio della "visione" risale circa alla metà del XIII secolo.

Il culto liturgico a San Simone Stock inizia a Bordeaux, in Francia, dal 1435, in Irlanda e in Inghilterra dal 1458, mentre in tutto l'Ordine la festa fu introdotta più tardi con il decreto del capitolo generale del 1564. Nella riforma del calendario carmelitano del 1584 la festa fu soppressa. Nel XVII secolo, la celebrazione di San Simone tornò di nuovo, ma fu cancellata nel 1972. Nel 1978 è stata reinserita con la dovuta approvazione della Santa Sede e con la nota "a condizione che si faccia attenzione a eliminare qualsiasi relazione con la visione problematica dello scapolare".

(Emanuele Boaga, Simone Stock, Dizionario Carmelitano, 2008)

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Lunedì, 08 Maggio 2023 11:53

Memoria di San Giorgio Preca, Sacerdote

9 Maggio Memoria facoltativa (Memoria obbligatoria nella provincia di Malta)

Nacque a Valletta, Malta, il 12 febbraio 1880. Da bambino,secondo l'usanza del tempo, venne incorporato nella Famiglia Carmelitana con l'imposizione dello Scapolare. Ancora giovane sentì la vocazione per il sacerdozio. Fu ordinato sacerdote il 22 dicembre 1906. Nei primi mesi del 1907, il giovane Don Giorgio diede inizio alla sua missione raccogliendo attorno a sé e formando un piccolo gruppo di giovani ventenni, inculcando nel loro cuore i principi morali, il timore di Dio e la consapevolezza dell'infinito amore che il Signore nutre per l'umanità. Essi costituirono il primo germoglio della Società della Dottrina Cristiana, detta comunemente MUSEUM, lettere iniziali di Magister, Utinam Sequatur Evangelium Universus Mundus. L'opera di Don Giorgio era ed è l'educazione religiosa dei bambini, dei ragazzi, delle ragazze e dei giovani da parte di laici preparati. Pensiero centrale della sua spiritualità e della sua teologia era l'Incarnazione “Verbum Dei caro factum est”. Prese queste parole come motto ed emblema distintivo della Società.

Terziario carmelitano, iscritto a Santa Venera il 21 luglio 1918, professò il 26 settembre dell'anno successivo. Alla sua professione scelse il nome di “Franco”, come il Beato carmelitano Franco di Siena. Nel 1952, come riconoscimento alla sua infaticabile divulgazione della devozione alla Madonna del Carmine, Don Giorgio venne affiliato all'Ordine Carmelitano dal Priore Generale Kilian Lynch.

Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Santa Venera, nella parrocchia dei Carmelitani. Morì all'età di 82 anni, il 26 luglio 1962 ed è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 9 maggio 2000. Il 3 giugno 2007 fu canonizzato da Benedetto XVI.

Per maggiori informazioni sul MUSEUM (Società della Dottrina Cristiana): IngleseMaltese.

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Lunedì, 08 Maggio 2023 08:21

Memoria del beato Luigi Rabatà, Sacerdote

8 Maggio Memoria facoltativa
 
Nato a Erice (Trapani) alla metà del XV secolo (probabilmente nel 1443), entrò in giovane età nell'Ordine del Carmelo.

Fu priore del convento riformato di Randazzo, dove morì nel 1490 (forse l'8 maggio). Seppe coniugare i doveri di impeccabile osservanza con quelli di amore per il prossimo imposti dal suo ministero sacerdotale e dalla sua illuminata carità. Si dice che la causa della sua morte sia stata un colpo di "bolcione" o "bolzone": perciò l'iconografia lo raffigura spesso colpito da una freccia. Il B. Luigi, perdonando il suo aggressore, non volle rivelarne il nome.
 
Il culto popolare iniziò subito, e nel XVI secolo si svolsero due processi diocesani sulla fama di santità e miracoli. La devozione fu riconosciuta da Gregorio XVI nel 1841. 
 

Preghiera 

O Dio, che hai ornato il beato Luigi di amore verso i poveri e di pazienza nel sopportare le offese, concedi a noi di vivere, a sua imitazione, nella meditazione delle gioie eterne, nella carità verso il prossimo e verso i nemici. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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